Rassegna stampa

Rane e rospi si stanno risvegliando e a fare loro compagnia ecco... i volontari. La piccola fauna dal Parco del Ticino ha iniziato da qualche settimana l'uscita dal letargo in vista della fase riproduttiva e questo vale anche per rane e rospi; in alcuni casi appartenenti a specie molto rare, come il Pelobate Fosco. Ma non solo. Le rane rosse - rana di Lataste e rana agile - sono oggetto di studio e monitoraggio da qualche anno all'interno del Parco e in base alle recenti segnalazioni del naturalista Milo Manica i nuovi siti-habitat realizzati per gli anfibi si stanno rivelando idonei, con una rapida colonizzazione. Mentre per quanto riguarda i rospi parliamo di una specie che spesso, durante le migrazioni, è costretta ad attraversare le strade, con conseguenze anche letali. Per questo alcune squadre di volontari (come Gev, Cai, Protezione civile, associazioni e volontari del Parco) sono impegnati tutti gli anni, sul finire dell'inverno, nel montaggio di barriere a bordo strada per impedire che vengano investiti. I rospi sono poi contati e portati al di là della strada per farli proseguire nel loro percorso verso i siti riproduttivi. «Questi animali sono delle ottime sentinelle della qualità ambientale e vederli significa che i luoghi in cui li osserviamo sono puliti e in buona salute - spiega Francesca Monno, consigliere delegato del Parco -. Non solo: sono fondamentali nella catena alimentare. Insomma, un vero patrimonio di biodiversità da tutelare».