Rassegna stampa

L'obiettivo è duplice: valorizzare il patrimonio montano delle Orobie bergamasche e provare a sostenere l'economia di alcune attività di montagna, portando in cima alle nostre vette i turisti che arriveranno a Bergamo e Brescia nel 2023, anno della Capitale della Cultura.

Ma per il Cai di Bergamo, l'accordo firmato ieri al Palamonti che impegna tutte le istituzioni di montagna della provincia a riqualificare i sentieri, ha un sapore speciale.

Gli enti coinvolti

C'è innanzitutto la soddisfazione per aver riunito attorno a un tavolo tutti gli enti locali che si occupano di montagna, compresa la Provincia, che è parte integrante dell'Osservatorio sulla Montagna, ma anche l'orgoglio di coordinare una serie di interventi straordinari attesi da tempo e che si concluderanno nell'anno (sempre il 2023) del 150° anniversario della Sezione di Bergamo del Club.

La buona notizia che fa da sfondo all'accordo di programma - sottoscritto da Club Alpino Italiano, Provincia, le cinque Comunità montane, i Consorzi Bim del Brembo e del Serio e dell'Oglio, il Parco delle Orobie e i tre Gal (e sostenuto dalla delegazione regionale dell'Uncem, l'Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani) - è che il tavolo è stato apparecchiato con uno stanziamento complessivo iniziale di 200 mila euro da parte dei membri dell'Osservatorio. Risorse che potrebbero crescere già in autunno, grazie a un fondo di 10 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione Lombardia attraverso bandi dedicati proprio alle attività di montagna.

Gafforelli: «Soldi ben spesi»

«È un'occasione importante - ha detto Paolo Valoti, presidente della Sezione Cai di Bergamo - perché per la prima volta queste istituzioni si riuniscono per mettere in campo, insieme, interventi straordinari sulla rete sentieristica bergamasca. Siamo convinti che queste opere offriranno maggiore attrattività e accoglienza, oltre a rappresentare un'opportunità e un volano di crescita per il nostro territorio, con una ricaduta anche economica».

Il programma dei lavori prevede la sistemazione e la messa in sicurezza del sentiero integrale delle Orobie da ovest a est e di tutti i sentieri di accesso ai rifugi; un restyling profondo per rendere questi percorsi più accessibili ai turisti bergamaschi, ma non solo.

«Parliamo di un'alleanza sottoscritta per risolvere i problemi del territorio - ha detto il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli - e per soddisfare le esigenze del Cai che da sempre offre un grande contributo per mantenere questi sentieri in ordine. La Provincia, insieme agli altri enti territoriali, ha sponsorizzato con convinzione questa dichiarazione d'intenti. Sono soddisfatto perché si tratta di soldi spesi bene: la manutenzione sarà a cura degli operatori del Cai e questo, per la nostra provincia, è senz'altro una garanzia».

Incassato l'impegno di tutte le istituzioni provinciali, ora il mirino della cordata bergamasca capitanata dal Cai si sposta verso l'alto: «Ci piacerebbe - ha aggiunto Valoti - che anche la Regione potesse dare il suo contributo. La rete sentieristica bergamasca dovrebbe entrare nel catasto dei sentieri della Lombardia e di conseguenza anche la Regione dovrebbe fare la sua parte».

Terzi: «Obiettivo condiviso»

Oltre ai 200 mila euro stanziati dagli enti locali, ne servirebbero almeno il doppio, secondo il presidente del Cai, per riuscire a portare a termine il programma d'interventi che è stato preparato.

«Le montagne sono un patrimonio di tutta la Lombardia - ha commentato l'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi, intervenuta alla firma del protocollo insieme al consigliere regionale Roberto Anelli -. Valorizzarle e renderle fruibili a tutti è un obiettivo che anche come Regione ci sentiamo di condividere. A ottobre prenderanno il via una serie di bandi che avranno l'obiettivo di sostenere, realizzare e manutenere la rete sentieristica. A disposizione degli enti locali ci saranno 10 milioni di euro, che la Regione ha stanziato anche per sostenere l'economia di questi territori che hanno vissuto e continuano a vivere periodi difficili».