La definizione di «Ciclovia del cielo» l'aveva coniata tempo fa l'assessore comunitario al Parco dell'Adamello Massimo Maugeri, dopo aver pensato oltre un anno fa a un tracciato in alta quota. Adesso quel progetto si fa più concreto, ed è destinato - con tempi e modi da definire - a integrarsi alla già esistente ciclabile fluviale di fondovalle.
Ieri è stato proprio Maugeri, affiancato dal responsabile del servizio Parco Adamello e Tutela ambientale Guido Calvi, da Pietro Bolis come referente del progetto e da Elisa Ravazzoli, ricercatrice del centro di ricerca applicata privata «Eurac research» di Bolzano, a presentare la «bozza» di questa realizzazione, che si svilupperà lungo l'intera valle, a quote fra i 1000 e i 1500 metri (e i 200 in zone pianeggianti) e che misurerà circa 475 chilometri ricalcando sentieri, sterrati e in misura decisamente minore l'asfalto. «Grazie all'accordo di collaborazione con Eurac research, questa realizzazione permetterà di aumentare notevolmente la capacità attrattiva del nostro territorio - ha affermato Maugeri -, perché grazie alle e-bike chiunque potrà sportarsi in quota spostandosi tra alpeggi e rifugi, vivendo i tanti scenari suggestivi della valle».
La Ciclovia del cielo muoverà i primi passi nei prossimi giorni, quando 10 ricercatori del centro altoatesino inizieranno a muoversi sul campo (per due mesi) percorrendo per intero il tragitto per conoscerne caratteristiche, punti di forza e criticità e per incontrare operatori turistici, alpeggiatori, persone e conoscitori di questi ambienti. Dopo l'assemblaggio dei dati raccolti toccherà a una serata conoscitiva e a un incontro con gli amministratori e le istituzioni per un confronto, per la presentazione dei risultati raggiunti e la conseguente proposta d'indirizzo del progetto. «Eurac research - sostiene Elisa Ravazzoli, camuna trapiantata a Bolzano come ricercatrice - sarà in grado di fornire già serie indicazioni su come poter realizzare la ciclovia e su come posizionarla in ambito turistico e non solo a livello nazionale. I nostri ricercatori infatti avranno anche il compito di inserire questo progetto in un contesto transnazionale»..