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Parco Naturale dell'Alta Valle Antrona

 

La

  • Percorribilità: A piedi
  • Interesse: Geologia, Panorama

    Risale al 1986 la segnalazione della presenza di numerose incisioni su un masso individuato in alta Valle Antrona, una roccia conosciuta con il nome di "pietra del merler", che altro non è il nome con il quale viene chiamato un po' dovunque il ben noto gioco del filetto o mulinetto, rappresentato anche di retro alla scacchiera della dama.

    Pietra del Merler
    Pietra del Merler
    Cama
    Cama

    La pietra è localizzata nelle vicinanze dell'Alpe Cama superiore, appena sotto l'alpeggio, ed è un trovante in laugera che ha una lunghezza massima di m 2,10, una larghezza massima m 1,60 e lo spessore di m 0,30. La posizione è dominante sulla valle, come d'altronde spesso capita nel caso di rocce incise. La sua superficie è interamente ricoperta di incisioni, distinte in varie tipologie: coppelle, affilatoi, quadrati magici, dischi semplici, cruciformi, stelliformi, scritte, cruciformi antropomorfi e soprattutto trie e filetti. Se le scritte sono senza dubbio, per ora, l'ultima fase delle incisioni prese in esame, meno facile è stabilire l'epoca ed il motivo del loro inizio, anche se pensiamo sia comunque da collocare in epoca storica non recente. Infatti va ricordato che la Valle Antrona era abitata dall'uomo in epoca romana, come dimostrano i ritrovamenti archeologici di Rivera di Viganella.
    Il motivo che ha spinto l'uomo preistorico a incidere sulle rocce è certamente da ricercarsi nel mondo del trascendente e del religioso, fatto che si è protratto poi nel tempo forse anche solo come tradizione, dopo la perdita del significato iniziale. Ciò vale anche per le incisioni della "pietra del merler", dove certamente le trie e i filetti non sono stati incisi per essere usati come gioco.
    (Tratto da "Sentieri antichi. Itinerari archeologici nel Verbano, Cusio, Ossola" - Fabio Copiatti-Alberto De Giuli - Edizioni Grossi - Domodossola).

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