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MEDSEALITTER: AMP e comunita' locali contro la plastica in mare

Il Parco oggi a Palermo in occasione del workshop delle Aree Marine Protette siciliane

(Manarola - sede Parco Cinque Terre, 17 Mag 19) Dalla collaborazione tra Italia, Spagna, Francia e Grecia, un nuovo ed efficace strumento per sconfiggere il marine litter nel Mediterraneo.

Oggi, a Palermo, presso il centro CreZiPlus - Cantieri Culturali alla Zisa, è stato presentato alle aree marine protette della fascia adriatica il nuovo protocollo di monitoraggio dei rifiuti marini ottenuto dal progetto europeo MEDSEALITTER, cofinanziato dal Programma Interreg Med.
  
Il progetto, che vede la partecipazione di istituti di ricerca, associazioni ambientaliste e università italiane, spagnole, francesi e greche, capitanate dal Parco Nazionale delle Cinque Terre che è capofila del progetto, è partito nel 2017 con l'obiettivo di sviluppare protocolli e azioni condivise per combattere il problema dei rifiuti marini, un problema che caratterizza tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo e che, quindi, va affrontato  superando l'ottica dei confini, delle competenze e delle responsabilità dei singoli stati.

La plastica in mare, il cosiddetto marine litter, è ormai fenomeno ben noto e considerato una piaga globale al pari dei cambiamenti climatici. "La nostra Associazione è attiva da diversi anni sul fronte della lotta al marine litter - ha dichiarato Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - A livello nazionale e locale abbiamo portato avanti non soltanto preziose azioni di sensibilizzazione sul problema dei rifiuti in mare e sulle spiagge - ha continuato Zanna - grazie alla capillare azione della nostra Associazione oggi la Sicilia è la regione che in Italia conta il maggior numero di comuni plastic free" .

  L'Italia, anche a livello legislativo, sembra aver avviato un percorso che, di fatto, ha fissato un alto standard in materia di riduzione dei rifiuti in mare. Nel nostro Paese, infatti, dal 2012 - con l'entrata in vigore del bando degli shopper in plastica - ad oggi sono state varate numerose iniziative legislative che contribuiranno in maniera determinante alla mitigazione del marine litter.
Anche l'Europa sta andando nella stessa direzione fissata dal nostro Paese. A fine marzo, infatti, l'Europarlamento ha votato una direttiva per la progressiva riduzione della plastica usa&getta, uno dei principali rifiuti rilevati in mare e sulle coste.

Nonostante le importanti iniziative legislative a livello europeo e nazionale, un ruolo determinante nella lotta al marine litter è giocato dalle Aree Marine Protette e dalle comunità locali. "Questo incontro serve a condividere conoscenze e informazioni sui rifiuti marini e a ricevere contributi da parte del sistema delle Aree Marine Protette italiane che ora potranno usufruire dei protocolli già sperimentati – ha dichiarato il responsabile Aree Protette di Legambiente Antonio Nicoletti -. Nel Mediterraneo la plastica rappresenta oggi un fattore di inquinamento e di perdita di biodiversità molto impattante. Le politiche europee e nazionali, dunque, si devono far carico di studiare e applicare misure adeguate per contenerne l'uso e la dispersione".

Il percorso di confronto e trasferimento delle metodologie di monitoraggio si concluderà a Roma il prossimo 12 giugno in occasione di una tavola rotonda internazionale.

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