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Parco Nazionale dello Stelvio
Nationalpark Stilfserjoch



Novità


Nuova sede per il Parco Nazionale dello Stelvio

Entrata nuova sede per il Parco Nazionale dello Stelvio
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Da ottobre la sede e l'Ufficio Centrale di Amministrazione del Parco Nazionale dello Stelvio si sono trasferiti da Via Roma 26 nello storico Palazzo dei Nesini di Bormio.
Il Palazzo dei Nesini (antica ed illustre famiglia bormina, le cui origini risalgono al XIII secolo), che dispone di locali sapientemente restaurati, garantisce maggiori funzionalità e razionalizzazione, dal momento che nell'edificio, che già ospita l'Ufficio Periferico del Comitato di Gestione lombardo, vengono riunite le due strutture del Parco finora dislocate in stabili diversi in Bormio.
A piano terra avranno sede un ufficio informazioni ed accoglienza ed il servizio foto-video. Il primo piano ospita la presidenza, la direzione, il coordinamento scientifico e servizi amministrativi, contabili e tecnici dell'Ufficio Centrale di Amministrazione.
Al secondo piano, che prevede un'ampia sala riunioni, sono invece collocate la presidenza, la dirigenza, il coordinamento scientifico ed i servizi amministrativi, contabili, tecnici e per le attività didattico-divulgative dell'Ufficio Periferico del Comitato di Gestione per la Regione Lombardia del Parco.

Cambiano i numeri telefonici e di fax.
Il nuovo numero del centralino è 0342900811.
I numeri di fax sono 0342900898 per l'Ufficio Centrale di Amministrazione e 0342900899 per l'Ufficio Periferico del Comitato di Gestione per la Regione Lombardia.

Gli indirizzi sono:
  • Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio
    Ufficio Centrale di Amministrazione
    Via De Simoni, 42 - 23032 Bormio (SO)

  • Comitato di Gestione per la Regione Lombardia
    Ufficio Periferico
    Via De Simoni, 42 - 23032 Bormio (SO)

Meeting internazionale sul gipeto barbuto


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Gipeto, foto di Francesco Renzi

23-25 ottobre 2009

Centro Visitatori di Sant'Antonio Valfurva
P.zza Forba 4 - Valfurva (SO)

Sala Fontana
Via Battaglion Morbegno - Bormio (SO)

L'annuale meeting internazionale sul gipeto barbuto, organizzato in collaborazione con Vulture Conservation Foundation, International Bearded Vulture Monitoring e Rete Alpina delle Aree Protette, si terrà per la prima volta nel Parco Nazionale dello Stelvio.

Il convegno affronterà i nuovi obiettivi, che oggi ci si pone, dopo il successo del progetto internazionale di reintroduzione avviato circa venti anni fa: rinforzare la rete di osservatori esistente proseguendo con il monitoraggio scientifico e collegare la popolazione alpina con le altre subpopolazioni di gipeti dei Pirenei, dei Balcani, della Sardegna e della Corsica al fine di garantire una meta-popolazione duratura.



Mostra

Lo stambecco - il re delle Alpi

Lo stambecco - il re delle Alpi
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11 luglio 2009 - 31 maggio 2010 Centro visitatori Aquaprad

Il signore delle rocce, lo stambecco, scende dalle montagne e fa il suo ingresso nel centro visite aquaprad. Qui il visitatore potrà ammirare rari esemplari perfettamente conservati e scoprire la complessa storia biologica ed evolutiva di questo animale.
Considerato oggi una specie largamente diffusa in natura, era presente nel XV secolo su tutto l'arco alpino. Ha conosciuto periodi di forte crisi fino a giungere come nel caso delle popolazioni della Svizzera e delle Alpi centrali addirittura all'estinzione.
Visto il rapido declino delle popolazioni di stambecco nel 900 sul fronte alpino le autorità della Confederazione Elvetica sottrassero, con l'aiuto di alcuni bracconieri, alcuni esemplari che vivevano nella riserva di caccia dei Savoia per reintrodurli sulle loro montagne.
Nel Parco Nazionale dello Stelvio lo stambecco fu reintrodotto negli anni 1967 e 1968 con 19 capi provenienti dal Parco Nazionale del Gran Paradiso e da Albris in Svizzera.
L'esposizione, su progetto del Museo di Zoologia dell'Università di Zurigo e del Museo della Natura dei Grigioni, nasce dalla collaborazione tra il Consolato generale di Svizzera di Milano ed il Parco Nazionale dello Stelvio.
La mostra, oltre a raccontare la difficilissima storia di reintroduzione dello stambecco, presenta lo stambecco nell'arte, nella mitologia, nelle tradizioni e nelle credenze popolari.
Pannelli, giochi interattivi, rari reperti zoologici arricchiscono l'esposizione illustrando i più recenti studi degli studiosi svizzeri ed italiani sulle popolazioni dello stambecco delle Alpi.
Fanno da contorno alla mostra eventi, attività didattiche, proiezione di filmati ed incontri con esperti. Informazioni su www.aquaprad.com
Ingresso Libero

Scarica qui la locandina della mostra (PDF - 168Kb)



Serata naturalistica

Il ritorno dell'Orso

Serata naturalistica - Il ritorno dell'Orso
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11 luglio 2009, ore 21.00 - Centro Visitatori di Sant'Antonio Valfurva P.zza Forba, 4 - Valfurva (SO)

Si apre con l'orso il ciclo delle conferenze naturalistiche, che si terranno tutti i sabati dei mesi di luglio ed agosto, presso la sala congressi del centro visitatori di Sant'Antonio Valfurva.

A circa cento anni dalla sua scomparsa ed a pochi anni dall'ultimo rilascio nel Parco Naturale Adamello Brenta nell'ambito del progetto di reintroduzione Life Ursus, l'orso sta lentamente ritornando anche sulle montagne del Parco Nazionale dello Stelvio.
- Ingresso libero

Per saperne di più…

Scarica qui la locandina (PDF - 132Kb)


Concorso nazionale a premi "Fotografare il Parco" 2009

Ai nastri di partenza la quinta edizione del concorso "Fotografare il parco" nato dalla collaborazione del Parco Nazionale dello Stelvio con Swarovski Optik Italia.

Scadenza: 30 novembre 2009


Punto Informativo e Noleggio Mountain Bike a Cancano
Valdidentro (SO)

Mountain Bike
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Apertura dal 4 luglio al 13 settembre 2009
Tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00

Dal 14 al 30 settembre 2009
Sabato e domenica dalle 9.00 alle 18.00

Si trova all'imbocco della Valle di Fraele, subito dopo il Lago delle Scale.
Qui è possibile avere informazioni sul Parco. E' disponibile materiale informativo, ma soprattutto si possono noleggiare mountain bike per adulti e bambini.
In zona sono numerose le ciclo-escursioni: dal giro dei Laghi di Cancano e San Giacomo alla Decauville fino ad Arroga, alle valli Alpisella e Forcola.

Inoltre, dal 13 luglio al 30 agosto, la strada intorno ai laghi sarà chiusa al traffico automobilistico dalle 11.00 alle 16.00. Ciò permetterà di pedalare tranquillamente e di godere appieno delle sensazioni che tutta l'area sa trasmettere.

In collaborazione con Unione Sportiva Bormiese.


Convegno internazionale

"Il Parco dello Stelvio Patrimonio e risorsa per la società"

Tavolo relatori
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Tavolo relatori
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 Mons. Golser
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Prima giornata - 4 giugno 2009, Bormio(SO)

Occorre ormai acquisire la consapevolezza che il territorio/ambiente o viene tutelato dai suoi abitanti o non può essere tutelato da nessuno. Le politiche ambientali che hanno immaginato per il passato di poter assicurare una tutela dell'ambiente attraverso l'esclusivo impegno pubblico hanno mostrato tutte i loro limiti sia in fatto di risultati pratici come in fatto di coinvolgimento popolare. Su questo filo conduttore si è aperta ieri nella sala congressi delle Terme di Bormio la due giorni internazionale voluta dal Parco dello Stelvio per un ragionamento globale sull'attualità, le potenzialità e il futuro di quest'area protetta con tre settori di un unico consorzio ma con peculiarità spesso diversificate. Il Tema "PNS Patrimonio e risorsa per la società" è stato aperto dai saluti portati dal Presidente del Consorzio, Ferruccio Tomasi, Prefetto di Sondrio Chiara Marolla, da Giovanni Bordoni per la Regione Lombardia mentre sono state giustificate le assenze del Ministro Stefania Prestigiacomo impegnata in campagna elettorale a poche ore dal voto europeo e dai presidenti Dellai e Durnwalder. Probabilmente la titolare dell'Ambiente avrebbe potuto dare risposte o almeno promesse sul futuro delle arre protette in Italia spesse volte minacciate da soppressioni o quantomeno riduzioni. Roberto Zoboli, professore di politica economica dell'Università Cattolica di Milano si è soffermato sul valore economico del beni ambientali come opportunità per il Parco dello Stelvio e individuando tre componenti per una strategia di valorizzazione: scenari di sviluppo, corrispondenza con politiche e strategie e Orientamenti di intervento.
Il vescovo di Bolzano-Bressanone Karl Golser ha elevato fin dalle prime parole la qualità del convegno approfondendo la responsabilità etico-cristiana per l'ambiente ed il valore di zone protette come i Parchi nazionali. Mons.Golser si è rifatto al primo articolo della professione di fede "Dio Padre onnipotente creatore del cielo e della terra…" per riproporre i fondamenti antropologici e teologici per un'etica ecologica cristiana e sociale considerata anche come sostenibilità."Questo principio - ha detto Golser - sarebbe la vera risposta alla problematica ambientale globalizzata perché è stato formulato in primo luogo nell'ambito ecologico. In conclusione Il vescovo Golser ha lanciato un appello" E' questo il più vasto tra i parchi d'Italia e noi giudichiamo positiva la loro istituzione, però non li trattiamo come aiuole ecologiche ma un modello ispiratore per un rapporto nuovo con tutti luoghi dove l'uomo e la donna incontrano la libertà della natura. Di fronte al magnifico scenario di questi monti sentiamo un pressante appello a prendere sul serio la responsabilità per il creato a noi affidato":
E' toccato al direttore del Consorzio Wolfgang Platter illustrare, con dovizia di immagine e dati precisi, illustrare la realtà del Parco dello Stelvio proponendo inoltre alcune tesi di sviluppo che vanno dalla proposta di nuovi introiti per la salvaguardia dell'agricoltura di montagna e ai presidi abitati allo sviluppo turistico compatibile con l'ambiente oggetto di attenzione da parte del turista; ed ancora il PNS come laboratorio all'aperto per la ricerca scientifica di istituti universitari. Infine l'abbattere i muri ancora esistenti. Per Platter le culture, tradizioni ed etnie sono peculiarità e non limiti.
Gino Tomasi presidente onorario del Museo di Scienze Naturali si è sbizzarrito sulle peculiarità i significati e la conoscenza dei valori naturali del Parco dello Stelvio. Tra le priorità operative per Tomasi è anche quello di tradurre in forma divulgativa i contenuti delle non poche ricerche naturalistiche effettuate in passato effettuate nel Parco. Tomasi ha quindi concluso con una frase di Erri de Luca:"La vera bellezza del mondo non risiede nella sua decorazione ma nel suo significato".
Il convegno con la sessione del pomeriggio si è aperta con il saluto di Remo Tomasetti vice presidente del Consorzio e ideatore dell'incontro e quindi è toccato a Emanuele Ghirardelli, direttore della Federazione Provinciale coltivatori illustrare il patrimonio agricolo all'interno del Parco con valore aggiunto per la categoria ma anche un motore di sviluppo.
Mario Cotelli, il non dimenticato tecnico della Valanga azzurra di Gustav Thoeni e compagni - ora responsabile delle relazioni esterne dei Bagni di Bormio - ha parlato del valore del patrimonio turistico del Parco e di quanto gravita intorno. E nelle conclusioni ha evidenziato come "un territorio diventa patrimonio turistico solo sviluppando adeguata cultura ecologica-ambientale nei residenti e negli amministratori pubblici, non certo limitandosi a creare parchi o riserve naturali".
Per Roberta Viviani, presidente regionale del CAI lombardo la montagna deve avere un ruolo determinante per il futuro del Parco tantè che il 75% dell'area è sopra i 2000 metri. Viviani, parlando anche a nome del presidente generale Salsa ha concluso con il pensiero profetico di Gregory Bateston" Io credo che questa massiccia congerie di minacce all'uomo e ai suoi sistemi ecologici sorga da errori nelle nostre abitudini di pensiero". A concludere la prima giornata del convegno di Bormio è stata Roberta Bottarin Coordinatrice dell'Istituto per l'Ambiente alpino dell'Accademia Europea di Bolzano. "L'accettabilità del parco nella popolazione. La popolazione appoggia il Parco dello Stelvio?. "La risposta non è per nulla scontata e la dott.ssa Bottarin ha riproposto quanto emerso da un sondaggio con la popolazione proposto nel 2001 e in questi ultimi mesi sulle finalità del parco (per il 57% è mantenere il paesaggio naturale) così come solo il 40 per cento in Trentino, il 33% in Lombardia e il 55% in Alto Adige considera la tutela della natura molto importante. Infine la domanda conclusiva: Parco Nazionale si o no? In Trentino i favorevoli sono il 77 %, in Alto Adige il 43% e in Lombardia il 51%. In conclusione c'è ancora molto da lavorare affinché i parchi trovino una vasta percentuale di accettabilità da parte della popolazione.
Domani conclusione del convegno.


Solstizio d'Estate negli Orti Botanici della Lombardia

Solstizio d'Estate negli Orti Botanici della Lombardia
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Solstizio d'Estate negli Orti Botanici della Lombardia
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6° Edizione
20 e 21 Giugno 2009

Tutti aperti per il solstizio d'estate gli Orti Botanici della Lombardia con una serie di iniziative per conoscere le meraviglie del mondo vegetale.
Coinvolto nell'iniziativa è anche il Giardino Botanico Alpino "Rezia" del Parco Nazionale dello Stelvio, con una giornata dedicata alla fitoalimurgia, che è quella branca della scienza che si occupa delle specie vegetali, in particolar modo delle erbe spontanee, che possono essere utilizzate per scopi alimentari.

Programma

  • Ore 11.00 e ore 14.00
    Piante utili: Impara a riconoscerle
    Visita guidata al Giardino a cura di Valentino Martinelli e Federica Gironi

    Ore 11.30
    Chiacchierata sulla fitoalimurgia
    a cura di Federica Gironi

    Ore 15.00
    Chiacchierata sulle corrette modalità di raccolta delle specie officinali
    a cura di Federica Gironi

Per tutta la giornata del 21 giugno l'ingresso al Giardino Botanico Alpino "Rezia", che resterà aperto dalle ore 10.00 alle ore 17.00, sarà gratuito.
Sarà possibile degustare preparazioni a base di erbe spontanee realizzate in collaborazione con l'Istituto Professionale Statale per il Servizi Alberghieri e della Ristorazione "Dante Zappa" di Bormio (SO). Le ricette saranno a disposizione dei visitatori.

Per informazioni: Giardino Botanico Alpino "Rezia" - Via G. Sertorelli - 23032 Bormio (SO) - Tel. 0342/927370 - 0342/911448 - E-mail: giardino.rezia@stelviopark.it - daniela.praolini@stelviopark.it



Convegno internazionale

"Il Parco Nazionale dello Stelvio Patrimonio e risorsa per la società"

Il Parco Nazionale dello Stelvio Patrimonio e risorsa per la società
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4-5 Giugno 2009
Sala congressi Bormio Terme - Via Stelvio, 14 - 23032 Bormio (SO)

Scopo del Convegno è quello di far conoscere le potenzialità legate al territorio del Parco Nazionale dello Stelvio e mettere in evidenza le peculiarità che lo contraddistinguono dalle aree limitrofe e lo rendono unico rispetto agli altri Parchi italiani e anche rispetto quelli presenti nell'Arco alpino.
Il Parco è risorsa. Contribuisce quindi in modo determinante allo sviluppo delle popolazioni locali, assicurando la salvaguardia ed il miglioramento del patrimonio naturale/ambientale. E' uno sviluppo economico, culturale ed etico, che dovrebbe portare al benessere degli abitanti nell'area del Parco e dovrebbe riverbarsi anche su chi venendo da fuori, frequenta il Parco stesso.
Il convegno dovrebbe costituire uno stimolo per il rilancio delle potenzialità che il Parco offre, caratterizzate dalla forte diversità legata alla diversa cultura e tradizione storica delle tre aree che compongono il Parco stesso, ma accumunate sinergicamente in un'unica visione di salvaguardia dell'ambiente alpino.

Parole chiave: uomo, ambiente, parco, tutela, sviluppo

Segreteria Organizzativa: Sig.ra Daniela Praolini - Tel. 0342/911448 - Fax 0342/919357 - E-mail: daniela.praolini@stelviopark.it



Seminario

"Gli Insetti: Diversità e Distribuzione"

Gli Insetti: Diversità e Distribuzione
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Venerdì, 12 giugno 2009, ore 9.30
Sala Congressi - Parco Nazionale dello Stelvio

Via Roma, 65 - 38024 Cogolo di Peio (TN)
Tel. 0463/746121

Il seminario si inserisce all'interno della ricerca triennale, che il Settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio ha avviato con la Collaborazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali, dal titolo: "Programma Monitoraggio Biodiversità". Questo incontro è un'occasione sia per appassionati che per coloro che lavorano presso enti di protezione dell'ambiente (ricercatori, mediatori culturali e guide naturalistiche) per venire a conoscenza delle curiosità che caratterizzano il mondo degli insetti.

Scarica la locandina (PDF - 676Kb)


Squalificata la fotografia vincitrice assoluta del concorso "Fotografare il Parco"

Comunicato stampa - Bormio/Verona, 26 marzo 2009

La giuria della quarta edizione del concorso "Fotografare il Parco" nelle persone di Lello Piazza, presidente, Ferruccio Tomasi, Francesco Corrà, Nicola Bormolini, Guido Bissattini, Luciano Vinco e Luca Pedrotti, dopo una attenta verifica, ha accertato che l'immagine premiata come prima assoluta (un'aquila reale mentre preda a terra una lepre variabile), di cui è autore Michele Mendi, noto fotografo naturalista, NON è stata scattata all'interno del Parco. La fotografia è stata pertanto immediatamente squalificata.
Contattato telefonicamente dal presidente della giuria, Michele Mendi si è detto molto rammaricato. L'autore ha riferito di aver letto frettolosamente il regolamento e di non aver prestato attenzione a quanto previsto, ossia che le foto partecipanti dovevano essere obbligatoriamente scattate all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio
Considerato il curriculum di Mendi, la giuria ha accettato la sua versione dei fatti e ritenuto concluso l'incidente.
La giuria ha deciso pertanto di assegnare il primo premio assoluto all'opera "Duello ad alta quota" classificatasi precedentemente seconda ed il secondo premio assoluto all'immagine "Val Zebrù sotto la neve". Ha deciso anche di non assegnare il terzo premio assoluto. Il cavalletto, riservato all'autore dell'opera terza classificata, viene devoluto da Swarovski Optik Italia in beneficenza a Associazione Charitas Valtellina Superiore di Valfurva SO, che si occupa di attività a favore dei disabili.


Assegnati i premi del concorso "Fotografare il Parco" 2008

Lago Scale
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Lago San Giacomo
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Si intitola "Il super predatore" la fotografia realizzata da Michele Mendi di Parma, che ha vinto il primo premio assoluto della quarta edizione del concorso "Fotografare il Parco", organizzato dal Parco Nazionale dello Stelvio in collaborazione con Swarovski Optik Italia.
La sua aquila reale, nell'atto di ghermire una lepre bianca ha sbaragliato le altre opere in concorso.
Il secondo posto assoluto è andato all'opera "Duello d'alta quota" di Dimitri Pozzi, che ha immortalato un duello aereo tra un gipeto ed un'aquila. Dimitri Pozzi si è assicurato anche uno dei due premi speciali con una splendida fotografia di gipeto in volo.
Terza classificata assoluta è una magica "Val Zebrù sotto la neve" di Luciano Cossi.

Nella categoria "Ecosistemi del Parco" il primo premio è andato al "Il regno della tranquillità" di Giovanni Peretti, che ha immortalato un branco di stambecchi al pascolo in Valle del Braulio.

Di Luigi Brandalise sono state premiate ben tre immagini, di cui una - la Val Pettini immersa nella nebbia mattutina - ha vinto il primo premio per la categoria "I paesaggi e la flora del Parco".

Ad un "Maschio di pernice bianca" di Alessandro Ondertoller è andata invece la palma della vittoria nella categoria "Ritratto di animale nel Parco", mentre nella categoria "L'uomo e l'ambiente del Parco" si è assicurata il primo premio una fotografa. Si tratta di Eliana Lanfranchi, di Tirano, con un'immagine notturna ed invernale di una baita immersa in un bosco fatato. Da segnalare, in una questa categoria, lo scatto particolare di Roberto Barardo, a cui è stato assegnato il secondo premio: un'auto carica di balle di fieno appena raccolto, a testimonianza della compenetrazione tra modernità e tradizione.

Per quanto riguarda la categoria "Digiscoping nel Parco", la tecnica che abbina macchina fotografica a telescopio, il premio speciale è stato attribuito ad Andrea Roverselli, che ha ritratto una coppia di pernici bianche.

La giuria, presieduta da Lello Piazza, photo editor, e composta da Ferruccio Tomasi e Luca Pedrotti, rispettivamente presidente e coordinatore scientifico del Parco, Francesco Corrà, amministratore delegato di Swarovski Optik Italia, Nicola Bormolini, vincitore assoluto dell'edizione 2007 del concorso e dai fotografi naturalisti Guido Bissattini e Luciano Vinco, ha inoltre attribuito menzioni speciali ad altri cinque scatti.

Al concorso hanno partecipato oltre 100 autori per un totale di quasi 400 fotografie.
Tutti gli autori delle opere vincitrici e segnalate saranno premiati con articoli Swarovski, libri e gadegts del Parco dello Stelvio. Per uno di loro è previsto anche un weekend per due persone nell'area trentina del Parco.

Sul sito internet www.stelviopark.it, dove sarà disponibile a breve il regolamento per l'edizione 2009, è possibile vedere tutte le opere premiate e segnalate.

Elenco completo delle opere premiate e segnalate (PDF - 81Kb)


Il Piano di conservazione e gestione del cervo nel Parco dello Stelvio e la pratica del foraggiamento artificiale

Nel Parco dello Stelvio e nelle zone circostanti vivono attualmente circa 10.000 cervi suddivisi in diverse popolazioni che occupano i territori delle province di Sondrio, Brescia, Bolzano e Trento. In questa vasta area di oltre 2000 kmq sono presenti, all'interno del Parco, densità di cervo tra le più alte note per l'arco alpino, che rappresentano una importante risorsa naturale da conservare con attenzione, ma che nel contempo creano problemi, sia agli equilibri ecologici, sia alle attività agrosilvo- pastorali tradizionali presenti nell'area.
In questo contesto di elevate densità e consistenze è del tutto naturale che le popolazioni siano caratterizzate da condizioni corporee non ottimali (pesi medi al di sotto della media e minori accumuli di grasso) e che situazioni invernali particolarmente dure e ricche di neve possano aumentare anche in modo significativo la mortalità dei soggetti più deboli. Allo stato attuale, la grande quantità di neve caduta nei mesi scorsi ha costretto i cervi a limitare i propri spostamenti e a concentrarsi maggiormente nelle zone di fondovalle e ha cominciato a innescare fenomeni di mortalità. Il bilancio degli effetti di un inverno particolarmente duro dovrà però essere tratto solo alla fine della stagione, in quanto è solo nella seconda parte dell'inverno che le mortalità potranno diventare elevate.
E' importante sottolineare come la selezione operata dalla neve e dall'inverno sia un fenomeno del tutto naturale in aree di montagna, che ha effetti a lungo termine benefici sulla "qualità" delle popolazioni di cervo. Non bisogna dimenticare che stiamo parlando di un'area protetta le cui finalità sono la conservazione degli ecosistemi e, soprattutto, la conservazione dei meccanismi che regolano l'evoluzione delle specie e delle popolazioni in natura. In questo senso, la selezione operata dalla neve è di fondamentale importanza per una popolazione alpina di cervi, soprattutto se caratterizzata da densità molto alte.

Comunicato Stampa (PDF - 24Kb)