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Unica in Italia: la Noria

Un geniale e antico sistema di irrigazione dei campi

La noria era detta anche "Röda de la Magagna", dal soprannome di Irene Cazzuffi (1864-1952), figlia di Dionigio di Cogolo e di Rosa Magagna di Revò; proprio su di un prato dei fratelli Magagna, la noria venne costruita, nei pressi del corso del Noce, allo scopo di alimentare l'irrigazione dei prati circostanti. Consisteva in una grande ruota in legno costruita in legno di ottimo larice, alta 4 metri che sollevava l'acqua portata da un canale di derivazione del Noce a un cassone e quindi, attraverso un altro condotto, ai prati da irrigare posti a livello più alto. In particolare, l'imponente macchinario era costituito da due ruote: la più grande sosteneva le pale che, investite dall'acqua proveniente del torrente Noce grazie ad un canale di derivazione, mettevano in movimento l'intera struttura, mentre la ruota minore reggeva delle coppe metalliche che raccoglievano l'acqua dal canale, la sollevavano e la rovesciavano in una vasca di legno, posta a circa tre metri d'altezza, comunicante con il condotto d'irrigazione. Lo stesso canale conduceva l'acqua anche a un mulino e a una segheria che operavano poco più valle, pure di proprietà dei fratelli Magagna.

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