L'Alto Lario Occidentale è un territorio ricco di testimonianze
storiche e artistiche che rientrano nel patrimonio culturale delle
popolazioni locali: due dei tesori architettonici più preziosi
ereditati dal passato sono, sicuramente, il tempietto romanico di S.
Fedelino e il Forte di Fuentes.
La chiesetta di S. Fedelino sorge in
prossimità del tratto finale dell'antica Strada Regina che, sin dal
tempo dei Romani, collegava Milano con le regioni d'Oltralpe,
attraverso i passi dello Spluga, del Settimo e del Maloja. Le origini
dell'edificio si fanno risalire al secolo X e la sua storia è
strettamente correlata al martirio di S. Fedele, le cui reliquie
vennero ritrovate miracolosamente nel 964 e successivamente trasportate
a Como. Ai tempi delle persecuzioni perpetrate dagli imperatori
Massimiano e Diocleziano contro i Cristiani, Fedele era un soldato
romano convertitosi al Cristianesimo: a causa del rifiuto di compiere
riti di sacrificio prima di una spedizione, fu imprigionato insieme ad
altri sei compagni.
Riuscì a fuggire e a nascondersi all'estremità
settentrionale del Lago di Como (allora un corpo unico con il laghetto
di Mezzola), ma raggiunto da uno dei suoi persecutori, venne qui
decapitato: il luogo del martirio divenne la sede di fondazione
dell'edificio religioso.
Dopo innumerevoli vicissitudini, che
portarono il tempietto ad essere utilizzato come fortino dagli Spagnoli
tra il 1624 e il 1627, come ricovero del bestiame e come
magazzino-cucina degli scalpellini che estraevano il granito omonimo
nelle vicinanze, finalmente venne riconosciuta la necessità
improrogabile di tutelare questo tesoro architettonico ed ebbero così
inizio i restauri. A partire dai primi anni del 1900, prese il via una
serie di interventi di recupero, che furono possibili grazie ai
contributi di numerosi benefattori, in seguito, la proprietà fu ceduta
alla Parrocchia di Novate Mezzola, che ne è tuttora proprietaria. Tra
il 1992 e il 1993 furono effettuati dei lavori di sistemazione
dell'area circostante ed oggi, la chiesa di S. Fedelino si offre al
visitatore in tutta la sua bellezza, in perfetta armonia con il
paesaggio naturale circostante.
Tutt'altra origine e funzione ebbe
il Forte di Fuentes, costruito al culmine della dominazione spagnola
sul Milanese (1535-1706) e posto in una regione considerata "chiave
d'Italia, porta della penisola, piazza d'armi, cuore, centro e
antemurale della monarchia", cioè dello stato di Milano.
La
costruzione della fortezza ebbe inizio il 25 ottobre 1603, per ordine
del governatore spagnolo dello stato di Milano, Pedro Enriquez de
Acevedo conte di Fuentes per difendere il confine settentrionale del
Ducato da Francesi e Grigioni, che all'epoca occupavano la Valtellina e
la Valchiavenna. L'edificio venne abbattuto alla fine del '700 ad opera
dei napoleonici: la storia racconta che tra i soldati spagnoli di
stanza al forte ci furono più vittime a causa della malaria piuttosto
che a causa delle battaglie.