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Riserva Regionale Valli di Sant'Antonio

 
Carta d'identità
Superficie: 198.72 ha
Province: BS
Istituzione: 1983
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Valle di Campovecchio (foto di Elio Della Ferrera)
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Aquila adulta in planata (foto di Elio Della Ferrera)
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Torrente Valle di Sant'Antonio. In primo piano un Sambuco rosso (foto di Elio Della Ferrera)

Le Valli gemelle. Luoghi d'acqua, di pietra e di legno

Posta a cavallo tra la Valtellina e la Valle Camonica, la Riserva viene istituita all'inizio degli anni '80 ed interessa gli ambiti fluviali dei torrenti Valle di Campovecchio, Val Brandet e Valle di Sant'Antonio, area oggi tutelata anche dall'Unione Europea come Sito d'Importanza Comunitaria. Due sono i colori predominanti che colpiscono chi risale le valli: il verde dei versanti ed il bianco dei torrenti la cui acqua, impetuosa e spumeggiante, solca la roccia e corre rapida nei fondovalle. Prati e foreste, laghi alpini e crinali, vette e pietraie si avvicendano a diversificare i paesaggi naturali, che nelle valli ben si integrano con quelli culturali. I fienili e le baite si richiamano alle dimore Walser, con pareti ottenute da travi di abete lavorate con un sistema ad incastro denominato "blockbau". Ma la storia dell'uomo non si legge solo nelle sue dimore: ci sono le incisioni rupestri, le miniere di ferro e rame ed i forni fusori. Respirare l'identità di questi luoghi lasciandosi stupire dai profili delle vette sui laghi, dal fragore di un torrente e dal profumo del bosco equivale a fare un viaggio interiore, alla scoperta di se stessi e della propria natura.

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Carta d'identità
Superficie: 198.72 ha
Province: BS
Istituzione: 1983
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