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Segnalazioni

ATTENTI AL VERDE!

S COME SOSTENIBILITÀ
(26 Set 23)

Eventi atmosferici estremi provocano danni inaspettati, spesso irreparabili, che coinvolgono anche il patrimonio green delle città. E per gli alberi ad alto fusto i fattori di rischio si moltiplicano.

Anche nei centri urbani come nel resto del territorio, i cambiamenti climatici portano. tra le gravi conseguenze, l'intensificarsi di fenomeni meteorologici improvvisi e fuori controllo. Periodi di siccità si protraggono per mesi, alternati a piogge e grandinate che concentrano in poche ore. o addirittura minuti, la caduta di una quantità d'acqua di norma diluita nel corso dell'anno In realtà, quella che era la regola non costituisce più un punto di riferimento e ci si trova sempre più spesso di fronte a situazioni inedite, e d'inaudita gravità. Tutta l'Italia è particolarmente soggetta ai dissesti idrogeologici dovuti al clima Un esempio recente e il nubifragio che nella notte del 25 luglio scorso ha colpito diverse zone della Lombardia e soprattutto Milano In questo caso, come già successo in altri luoghi, a fare le spese della violenza di pioggia e vento - oltre a infrastrutture, fabbricati, reti elettriche e auto in sosta - è stato il verde urbano. Dal centro alla periferia, nei parchi, nei viali e nelle piazze, centinaia di alberi sono stati abbattuti, spezzati o sradicati. Negli stessi giorni sono state colpite da tempeste anche alcune zone del Veneto e del Nord Est; sebbene l'allarme riguardi tutto il territorio nazionale, la situazione delle citta implica criticità in passato sottovalutate. Alle calamita naturali, dovute a stravolgimenti a livello globale causati dall'azione antropica, inquinamento e surriscaldamento del Pianeta, si aggiungono altri fattori di rischio. Quanto accaduto a Milano deve far riflettere non solo le istituzioni, ma anche i cittadini che hanno potuto constatare quanto sia fragile il patrimonio green dei centri urbani. Responsabilità condivìsa Sentirsi "coinvolti" e solidali è dimostrazione che il problema tocca tutti da vicino. A Milano i danni rilevati ammontano a milioni di euro, ci sono parchi storici che non potranno tornare quelli di prima in tempi brevi; sono stati necessari e occorreranno ancora mesi per rimuovere i materiali, mettere tutte le aree in sicurezza, ripiantare Visto che non è improbabile che fenomeni meteorologici di tale portata si verifichino ancora e ovunque, per evitare effetti così devastanti è necessario interrogarsi su temi quali cura e manutenzione del verde e sulla prevenzione: bisogna pensare a una sinergia tra amministrazioni, esperti del settore e utenti. GLI ALBERI IN CITTÀ SOFFRONO: CHE COSA OCCORRE MIGLIORARE Esemplari secolari o giovani appena piantati gli alberi nei centri urbani non hanno vita facile. Nei viali e nelle aiuole, il substrato impermeabile sotto l'asfalto che contiene gli impianti infrastruttura!! delia citta, consuma il suolo fertile, impedisce all'acqua di penetrare e. nel tempo, determina I impoverimento del volume di terriccio Spesso, l'apparato radicale degli alberi non ha modo di svilupparsi adeguatamente per portare il nutrimento e sostenere i fusti. Ciò spiega, almeno in parte. come una tempesta anomala di pioggia e vento possa causare I abbattimento in serie di esemplari all'apparenza sani e robusti, sotto, le radici sono sproporzionate rispetto alla mole della pianta Migliore e la situazione nei parchi, ma in generale in citta occorrerà mettere in conte un grosso lavoro per riorganizzare la gestione del verde e prevenire gli effetti di eventi catastrofici. "In parte succede per una serie di circostanze fortuite - spiega su Altreconomia Paolo Pileri. docente di Pianificazione e progettazione urbanistica ai Politecnico di Milano - ma soprattutto avviene a causa dell'atavico fatalismo e dello mancanza di quella necessaria prevenzione che dovrebbe essere alla oase delie politiche gestionali, pubbliche e private" LE TECNICHE DI PREVENZIONE Esistono metodi consigliati dagli agronomi e vagliati (o già sperimentati) dalle amministrazioni per prevenire i rischi più gravi e mettere in sicurezza gli alberi in città. Una difficoltà è però, su larga scala, quella dei costi elevati. PROVE DI TRAZIONE È uno dei sistemi preventivi più efficaci per stabilire se un albero è a rischio caduta in caso di condizioni atmosferiche eccezionali come pioggia intensa e vento. Con appositi strumenti, la pianta viene sottoposta a stress test specifici e se ne mette simulando condizioni estreme. In base ai risultati, che valutano anche la percentuale di legno presente nel tronco gli esemplari vengono classificati con una lettera dell'alfabeto, dalla A alla D: quelli con la lettera D saranno tagliati preventivamente per motivi di sicurezza. In Italia, prove di trazione sono state già sperimentate in diverse situazioni, ma il problema e che la procedura è molto costosa perché si tratta di testare periodicamente ogni singola pianta. IL GEMELLO DIGITALE Questa tecnologia, messa a punto a Singapore ma ancora non applicata in Italia, è molto avveniristica: consiste nell'elaborare con un apposito programma un "avatar digitale" dell'albero e nel testare tramite un algoritmo le sue condizioni fisiche e la sua resistenza meccanica In questo modo si possono simulare virtualmente al computer le conseguenze di fenomeni atmosferici eccezionali e stabilire come muoversi in modo preventivo. La procedura digitale è molto meno dispendiosa rispetto alle prove di trazione ed è auspicabile che i Comuni investano per svilupparla e renderla operativa. IL RECUPERO DEL LEGNO Dove vanno a finire le enormi quantità di legno di tronchi e rami degli alberi abbattuti a seguito di un even to meteorologico improvviso? Il lavoro manuale e meccanico, lo spiegamento di mezzi e i costi per movimentare questi pesi colossali rappresentano un aspetto non secondario. In un'ottica di economia circolare e salvaguardia delle risorse, l'obiettivo e quello oi non sprecare nulla e recuperare il più possibile Riciclo & riuso Nel caso i fusti caduti siano ancora in buone condizioni, possono essere riutilizzati nel settore dell'arredo e del design per realizzare mobili e oggetti: nel pubblico sono le amministrazioni comunali stesse a metters. in contatto con aziende specializzate. Quando invece il legno è danneggiato e non riutilizzabile è convogliato nella filiera delle biomasse per essere impiegato come combustibile per il riscaldamento. 5.000 sono gli alberi persi o danneggiati in città in seguito al nubifragio che l'ha colpita nella notte tra il 24 e il 25 luglio scorso. L'amministrazione conta di ripiantarli tutti, scegliendo le specie più resistenti. -> Ammontano approssimativamente a <>0 m i l i o n i di euro i danni causati dalla tempesta soltanto in città; la stima sale a 8 0 0 m i l i o n i per i fenomeni atmosferici verificatisi, sempre nello stesso periodo, in tutta la Lombardia. È stata richiesta la Dichiarazione di Emergenza Ambientale per ottenere gli aiuti dal Governo.
IL PARERE DELL'ESPERTO: risponde Riccardo Gini, agronomo, da 23 anni direttore dei Parco Nord cb Milano Perché la caduta degli alberi in città può verificarsi su così vasta scala? Quali sono le cause, in quale ordine? Per gli alberi, nubifragi come quelli che hanno colpito a luglio Milano e l'hinterland, con raffiche di vento fino a 110 km/h. si possono paragonare a un terremoto, data l'eccezionalità e l'intensità dell'evento. I nubifragi sono quindi al primo posto in un rapporto di causa/effetto, perche non siamo preparati ad affrontare queste gravi conseguenze dei cambiamenti climatici. In simili circostanze, anche piante sane possono essere abbattute o spezzate, indipendentemente dalla loro età 0 fragilità. Al Parco Nord sono caduti pioppi di più di 60 anni in buone condizioni. In città, nelle piazze e nei viali, si paga anche la poca attenzione al verde: per esempio, c'è la cattiva abitudine di parcheggiare le macchine in prossimità dei tronchi degli alberi, compattando il terreno e schiacciando le radici. Inoltre, nei centri urbani il crescente consumo di suolo impermeabilizza il terreno e accresce la sofferenza del verde. Che cosa significa fare prevenzione per evitare che danni cosi gravi si ripetano? 1 cambiamenti climatici hanno origini antropiche molto complesse, e sono cosi devastanti che - per fare un paragone con la geometria euclidea - "cancellano i postulati" e i fondamenti su cui si basano le nostre azioni, cogliendoci impreparati. Per contrastarli non esiste una soluzione immediata o a breve termine: inoltre ciò che avviene in una zona del Pianeta è collegata a tutto il resto del mondo, siamo tutti coinvolti contemporaneamente. È quindi probabile che eventi estremi possano verificarsi con maggiore frequenza. Per quanto riguarda la prevenzione della caduta degli alberi, con il contributo delle amministrazioni locali occorre investire su sistemi tecnologici (vedi box sotto) che la rendano effettiva, e anche sulla consapevolezza dei cittadini che dovrebbero conoscere più a fondo il patrimonio verde della propria città ed essere solidali nel rispettarlo. Che cosa succede quando un albero cade? Se si ribalta, l'apparato radicale si spezza e non si può ricostruire perché la pianta anche se risollevata diventerebbe instabile e pericolante. Occorre quindi rimuoverlo e togliere dal terreno anche le radici residue. Nel caso di alberi abbattuti in grande quantità, si tratta di movimentare migliaia di tonnellate di legno e ciò richiede tempo. Dopo si può procedere a piantare nuovi esemplari nello stesso posto, aggiungendo altra terra. Le nuove piantumazioni devono avvenire tra ottobre e marzo, quando la vegetazione è a riposo. Piante più piccole e giovani, cadute, si possono in alcuni casi risollevare e recuperare, cosi formano nuove radici e riprendono a vegetare. In tutte le zone d'Italia gli alberi sono potenzialmente a rischio? Tutto dipende da dove si verificano gli eventi atmosferici e con quale intensità: si ricordi, per esempio, la tempesta Vaia di qualche anno fa che ha investito anche il Trentino Alto-Adige e altre regioni italiane, in guel caso in montagna e non in città. Per quanto riguarda Milano, bisogna dire che l'impianto del verde risale a oltre 50 anni fa. epoca in cui le conoscenze e le logiche di piantumazione. tipo quali devono essere le distanze tra i fusti, erano diverse da quelle attuali. Ora, l'agronomia anche nei centri urbani è motto più evoluta. Soltanto nel tempo, anche dopo anni, sì può valutare se le scelte iniziali sono state giuste o ci sono stati errori, sia nella scelta delle specie sia nella loro messa a dimora.

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
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