(Castagneto Po, 26 Lug 23) Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese: un nastro lungo circa 200 chilometri di fiume che include tre Parchi naturali, cinque Riserve naturali e 24 siti di Rete Natura 2000, per circa 16.000 ettari, due aree contigue, sei sedi operative, sei delle quali sono anche centri visite, un centro di interpretazione del paesaggio del Po, un centro di educazione ambientale, un centro studi sulle aree umide e 34 ettari a Moncalieri, Le Vallere, affidati dalla Regione Piemonte all'Ente-Parco in gestione diretta.
Le linee guida indicate dall'Amministrazione dell'Ente-Parco nel 2022 hanno coinvolto notevoli risorse economiche e la quarantina di dipendenti in servizio grazie ai quali sono stati messi a segno un gran numero di progetti, in convergenza e sovrapposizione con il programma cardine dell'Ente-Parco: la 'Foresta condivisa del Po piemontese", ossia la ricostituzione delle foreste del Po, intervento che coinvolge istituzioni e popolazione locale.
Primo dato che emerge è che la Foresta si è espansa anche nel 2022, con un impegno di 160.000 euro di investimento di cui circa 30.000 di contributi privati, che hanno partecipato anche con la donazione di terreni.
L'Ente-Parco ha in sé territori, habitat, strumenti e dotazioni che lo pongono in prima linea nel contrasto alla crisi climatica: la gestione delle Aree Protette è volta alla conservazione di habitat e specie, del paesaggio, degli ecosistemi e dei processi naturali, la tutela del capitale naturale, obiettivo primario dell'Ente-Parco, è infatti essenziale nell'ottica del mantenimento in buono stato degli ecosistemi, ovvero per garantire prosperità economica e benessere.
In quanto gestore di aree protette, l'Ente-Parco attrae sul proprio territorio fondi europei in materia di ambiente e nel 2022 sono stati ben otto i progetti con i quali ha ottenuto risorse dal Fondo per lo Sviluppo Rurale dell'Unione Europea. Tra questi sono stati completati i progetti "Azioni coordinate per la biodiversità nella Rete Natura 2000 del Po vercellese-alessandrino" e, nel tratto torinese, "Formazione di zone umide di prevalente interesse erpetologico e ittiologico lungo l'asta del Po e della Dora Baltea". Il primo, tramite un finanziamento di quasi 300.000 euro, ha portato alla creazione di corridoi ecologici tra gli habitat e il contenimento dello scoiattolo grigio nordamericano, specie esotica invasiva. Il secondo, con un finanziamento di oltre 260.000 euro, ha consentito di ripristinare ambienti degradati anche in funzione della conservazione del pelobate fosco insubrico, del tritone crestato italiano, del cobite mascherato e della rana di Lataste. Nell'ultimo anno, in particolare, è stata completata la realizzazione di un sistema di quattro aree umide nel Po Morto di Carignano (ZSC e ZPS IT1110025). L'anno scorso sono anche stati approvati i progetti "Investimenti per accrescere resilienza e pregio ambientale degli ecosistemi forestali", per il quale l'Ente-Parco impiegherà oltre 350.000 euro, e "Prevenzione dei danni alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici", per oltre 250.000 euro, per il quale l'Ente-Parco ha avviato l'iter per l'affidamento dei lavori.
Nell'ambito invece del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell'Abitare - PINQuA), l'Ente-Parco ha ottenuto un finanziamento dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (MIMS) di 200.000 euro per migliorare l'accessibilità delle strutture e realizzare uno stagno naturalistico nel Parco Le Vallere a Moncalieri.
Inoltre, due programmi di riqualificazione del Torrente Orba nel sito Rete Natura 2000 (ZSC e ZPS IT1180002) sono stati finanziati dalla Regione Piemonte con un importo di oltre 760.000 euro.
Gli ecosistemi sono gestiti anche nel quadro di riferimento definito dalle normative europee e nazionali in materia di tutela degli habitat. Nello specifico, sono numerose le attività effettuate nell'ambito di progetti europei LIFE, progetti pluriennali realizzati con finanziamenti complessivi per oltre un milione e mezzo di euro e che l'Ente-Parco ha portato avanti anche nel 2022: sono proseguiti i lavori di conservazione degli ambienti e sottoscritti accordi di custodia di prati ricchi di orchidee per LIFEorchids, sono state implementate attività per la ricostituzione di praterie aride, oggetto del LIFE Drylands, e avviato il ripristino di siti riproduttivi alterati o scomparsi del pelobate fosco insubrico all'interno del LIFE Insubricus. L'Ente-Parco è inoltre partner operativo del LIFE Wolfalps, con oltre 30 sopralluoghi svolti nell'anno, per la verifica di avvistamenti e passaggi di lupo.
Sono oggetto di attenzione anche altri animali e vegetali di interesse comunitario, pipistrelli, rondoni, farfalle e insetti impollinatori, specie floristiche significative ed esotiche invasive monitorati in attuazione delle Direttive Habitat e Uccelli. Due i piani di gestione faunistica redatti nel 2022 e ora operativi: il Piano di gestione e controllo demografico delle popolazioni di ibis sacro e una nuova versione del Piano di gestione del cinghiale, specie costantemente al centro delle attività dell'Ente-Parco. Nel 2022, nelle Aree Protette del Po Piemontese, sono stati abbattuti dall'Ente-Parco, tramite il personale di vigilanza e i selecontrollori impegnati in 1199 uscite, 660 cinghiali.
Le politiche di sostegno all'ambiente vanno a vantaggio di tutta la comunità e una programmazione specifica in questa direzione è stata avviata nel 2022 con la redazione del Piano pluriennale economico e sociale delle Aree protette del Po piemontese, che vedrà coinvolti soggetti come università, enti locali e imprese con i quali l'Ente-Parco ha intessuto negli anni importanti collaborazioni: un modello di gestione del territorio sostenibile nel lungo periodo, una sfida importante per un territorio complesso e antropizzato, che coinvolge quattro province e 53 comuni, e che in parte ricade nella Riserva della Biosfera Unesco CollinaPo, come quello delle Aree protette del Po piemontese. Importante sottolineare che il PPES intende garantire vantaggio competitivo ai progetti pubblici e privati previsti dal piano stesso in termini di priorità di finanziamento, come previsto dall'articolo 7 della Legge 394/91.
Tra le relazioni e collaborazioni attive nel 2022 rientrano anche quelle rivolte ai servizi al pubblico e al mondo della scuola, ambiti per i quali l'Ente-Parco ha lavorato in sinergia con interlocutori legati al proprio territorio, realizzando iniziative teatrali, educative, culturali, di promozione delle attività all'aperto e di conoscenza del territorio protetto, dedicate al benessere umano e animale, in particolare per i più piccini e per le famiglie, le categorie protette o fragili. Tre i poli: Casale Monferrato, che con il progetto "Vivere il Po a Casale Monferrato" - dotazione pluriennale di 300.000 euro - in partenariato con il Comune e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha prodotto un corposo programma di attività di animazione territoriale e conoscenza della natura a due passi da casa, Moncalieri Parco Le Vallere, con la realizzazione di 15 spettacoli in collaborazione con Comune e Pro Loco di Moncalieri e la Riserva CollinaPo, per la quale nel 2022 l'Ente-Parco ha ricevuto dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) circa 150.000 euro da destinare agli istituti scolastici della riserva per progetti educativi rivolti alla natura.
In evidenza più di 150 iniziative, mostre e attività di educazione ambientale, oltre a 75 visite naturalistiche, ai quali hanno dato il loro apporto anche le 21 guide delle Aree protette del Po piemontese.