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AAA cercansi sponsor della foresta del Po Piemontese:

Un nastro verde azzurro di 200 chilometri che crea benessere e contrasta i cambiamenti climatici

(20 Nov 23) L'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è un ente strumentale della Regione Piemonte che ha il suo asse portante nel Parco naturale del Po piemontese, un corridoio ecologico che si estende da Casalgrasso fino ai confini con la Lombardia e interessa il territorio di 53 comuni, in 4 province e ricade in parte nella Riserva della biosfera UNESCO CollinaPo.

In accordo con la Regione Piemonte sta realizzando la "Foresta Condivisa del Po piemontese", un progetto che intende riprendere e consolidare gli interventi di riqualificazione ambientale avviati negli ultimi 30 anni lungo la fascia fluviale del Po e nelle aree circostanti, per metterli a sistema e costituire una "foresta di vicinato" di circa 200 chilometri, con l'ambizioso obiettivo di giungere a 1,5 milioni di alberi e arbusti, uno per ciascun abitante dei Comuni attraversati.

Negli anni la Foresta condivisa del Po piemontese ha già ricoperto circa 500 ettari di territorio e darà sempre maggiori benefici a tutta la comunità, vera e propria fabbrica di produzione di ossigeno e di assorbimento di gas serra.

Il progetto è stato messo in atto principalmente grazie a fondi europei e ministeriali ma hanno già dato il loro contributo e continuano a contribuire in molti, sia singoli cittadini, sia istituzioni, associazioni e aziende, che hanno aderito alla proposta dell'Ente-Parco: il termine "condivisa" è stato scelto perché chiunque può contribuire a realizzarla.

Nel 2023 la Foresta si è ingrandita di circa 11 ettari, oltre 9000 gli alberi e arbusti autoctoni piantati, con interventi realizzati sia direttamente dall'Ente-Parco che da soggetti con esso convenzionati, principalmente cave. Inoltre, con il PNRR riforestazione, attuato dalla Città metropolitana di Torino nelle Aree protette del Po piemontese e nelle loro aree contigue, sono già stati riforestati circa 24 ettari con oltre 31000 piante.       


Dal canto suo l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese dedica alla Foresta ogni attenzione: con i fondi raccolti, che confluiscono in un apposito fondo dedicato, non solo acquisterà terreni e metterà a dimora nuove piante, ma le offrirà quello di cui ha più bisogno in questo momento: la manutenzione.

«La Foresta condivisa - dichiara il presidente dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, Roberto Saini - costituisce un'azione concreta che fornisce risposte reali a un problema che oggi è al centro dell'attenzione a livello globale e planetario, la crisi climatica, attuando azioni per ricomporre un vasto sistema di aree naturali e seminaturali: aree verdi periurbane, boschi naturaliformi, piantagioni potenzialmente permanenti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, prati stabili e sistemi di praterie con alberi, siepi campestri, boschetti e zone umide di vario genere».


In occasione della giornata nazionale dell'albero, che si celebra il 21 novembre, chiediamo il vostro supporto economico per farla diventare sempre più grande e rigogliosa, il vostro contributo è essenziale per il nostro comune territorio, il Piemonte.

Ulteriori indicazioni: Foresta condivisa

L.S.

Bosco della Pastrona (Foto di Paola Palazzolo)
Bosco della Pastrona (Foto di Paola Palazzolo)
Faggi nel Bosco del Vaj (Foto da Archivio SAND s.r.l.)
Faggi nel Bosco del Vaj (Foto da Archivio SAND s.r.l.)
Alberi nella Riserva Lanca di S. Michele, a Carmagnola (Foto di Fabrizio Nobili)
Alberi nella Riserva Lanca di S. Michele, a Carmagnola (Foto di Fabrizio Nobili)
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