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Si è concluso il censimento invernale degli uccelli acquatici nelle Aree protette del Po piemontese

(20 Feb 24) Nelle Aree protette del Po piemontese, durante il mese di gennaio, si è svolto il consueto censimento degli uccelli acquatici svernanti.

I guardiaparco e i tecnici del Po piemontese sono stati supportati dai colleghi dell'Ente di gestione delle Aree protette dell'Appennino piemontese e dell'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Si è consolidata nel corso degli anni la collaborazione con questi Parchi in materia di gestione faunistica, e i monitoraggi invernali offrono l'occasione di lavorare fianco a fianco nei siti di svernamento. Hanno inoltre partecipato al censimento i volontari del Gruppo Piemontese Studi Ornitologici (GPSO), i volontari Amici delle Aree protette del Po piemontese e le guide dell'Associazione Naturalistica Codibugnolo.

Il monitoraggio invernale degli uccelli acquatici delle Aree protette del Po piemontese si inserisce in un programma coordinato su scala internazionale, denominato International Waterfowl Count (IWC).

Studiare i risultati del monitoraggio e confrontarne l'andamento nel corso degli anni è indispensabile per determinare lo stato di salute di una zona umida: la presenza di uccelli acquatici e le variazioni annuali sono lo specchio della qualità delle aree umide; dunque, componenti dell'attività di conservazione e gestione degli habitat.

I censimenti invernali rientrano tra le attività svolte del Centro di referenza per l'Avifauna planiziale istituito presso l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese. Il Centro collabora con Enti e associazioni che si occupano della raccolta dei dati avifaunistici sul territorio piemontese e svolge direttamente l'attività di aggiornamento delle banche dati sul web.

Il Centro di referenza per l'Avifauna planiziale coordina la progettazione di interventi di rinaturalizzazione degli ambienti, al fine di predisporre specifiche misure di gestione e conservazione ed ha un ruolo attivo nell'analisi dell'impatto delle specie alloctone invasive sull'avifauna locale e di altre criticità, quali l'attività venatoria o gli impianti elettrici.

Il Po offre molti siti idonei allo svernamento degli uccelli acquatici: l'intero tratto del fiume, da Casalgrasso al confine con la Lombardia, ricade all'interno del Parco del Po piemontese. I monitoraggi si effettuano durante il periodo non riproduttivo per la scarsa mobilità di quasi tutte le specie di uccelli acquatici e per la loro abitudine a concentrarsi in zone idonee a trascorrere la stagione fredda.

Anche quest'anno i primi dati emersi dai censimenti confermano il valore naturalistico in termini di biodiversità delle Aree protette del Po piemontese e la loro importanza come sito di svernamento per l'avifauna acquatica, oltre ad essere il punto di partenza per la pianificazione dei futuri interventi di conservazione degli habitat.

Saranno a breve disponibili i dati numerici relativi al censimento invernale conclusosi lo scorso 26 gennaio.

R.A.

Censimento di avifauna svernante lungo il Po (Foto di Alberto Tamietti)
Censimento di avifauna svernante lungo il Po (Foto di Alberto Tamietti)
Alcuni fra i partecipanti al censimento (Foto di Nicola Scatassi)
Alcuni fra i partecipanti al censimento (Foto di Nicola Scatassi)
Alcuni fra i partecipanti al censimento (Foto di Alberto Tamietti)
Alcuni fra i partecipanti al censimento (Foto di Alberto Tamietti)
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