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L'ibis sacro ed il suo impatto con la biodiversità

Proseguono le "pillole" informative sugli animali alieni per il nostro territorio

(13 Mar 24) L'ibis sacro è un uccello onnivoro che può avere un impatto diretto sulle specie di cui si nutre, in particolare se si tratta di specie rare. Mangia principalmente invertebrati, anche anfibi, pesci, rettili, uova e nidiacei. Il suo impatto su uova e nidiacei di diverse specie tra cui beccapesci, mignattino comune, nitticora e sgarza ciuffetto è stato osservato in Francia.

Tuttavia in Italia non esistono dati quantitativi sulla predazione, anche se, studi sperimentali svolti nel delta del Po, indicano che gli ibis non sono particolarmente interessati alle uova di altri uccelli nidificanti come il gabbiano e la spatola.

L'ibis è un animale sociale che forma gruppi numerosi. Nelle garzaie, possono competere per lo spazio con gli ardeidi autoctoni, soprattutto in aree di agricoltura intensiva dove le aree boscate per la nidificazione sono una risorsa limitata. Inoltre, sono stati osservati mentre sottraggono agli ardeidi i rametti del nido per costruire il loro. 

Nelle aree protette del Po Piemontese, è stato osservato che la costruzione di più nidi sullo stesso albero, talvolta di piattaforme, conduce la pianta ad uno stato di sofferenza e, talvolta, alla morte, anche perchè la nidificazione può prolungarsi fino a tarda estate. Inoltre, per costruire i nidi usano anche le foglie staccandole (in rametti) direttamente dagli alberi. L'impatto è particolarmente pronunciato per le farnie.

Sempre nel Po Piemontese sono stati rilevati danni alle coltivazioni di riso, in particolare quelle biologiche: con la sommersione delle risaie, gli ibis formano gruppi massicci alla ricerca di prede e il calpestio danneggia i culmi del riso.

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Laura Scillitani

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