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NaturArte 2023. Conosciamone i "protagonisti"... Vince Abbracciante & Roberto Ottaviano

(18 Dic 23) Vince Abbracciante nasce ad Ostuni nel 1983. All'età di otto anni intraprende gli studi musicali con il padre Franco. Si diploma in musica jazz, primo livello, presso il Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli sotto la guida di Gianni Lenoci e in Fisarmonica Classica, secondo livello, presso il Conservatorio "E. R. Duni" di Matera sotto la guida di Gian Vito Tannoia, con lode e menzione speciale.

Nel 2000 vince il "25° concorso internazionale Città di Castelfidardo" e nel 2003 vince il 53° Trofeo Mondiale di fisarmonica.
Dal 2000 è testimonial delle fisarmoniche Borsini di Castelfidardo.
Nel 2012 pubblica il primo album jazz come leader dal titolo "Introducing…", col leggendario contrabbassista newyorkese Juini Booth.
Nel 2013 viene premiato dal festival ARGOJAZZ di Marina di Pisticci (MT) come "Miglior Strumentista 2013′′.
Nel 2017 pubblica il suo secondo album dal titolo "Sincretico".
Dal 2017 il calco della sua mano destra viene conservato presso il "Museo Internazionale delle Impronte dei Fisarmonicisti" di Recoaro Terme (VI).
Nel 2018 vince il Bucharest International Jazz Competition con il suo trio.

Nel 2021 con il disco Terranima si aggiudica l'Orpheus Award, premio della critica per le migliori produzioni discografiche di fisarmonica, nella sezione "Musica Jazz".

> (Dizionario del jazz italiano, 2014).

Di lui Richard Galliano ha detto: "Chi più mi ha impressionato è un giovane italiano, originario della Puglia: si chiama Vincenzo Abbracciante. In ogni brano mi ha imbarcato in una storia e commosso." (Jazzman, 2005)

Roberto Ottaviano nasce a Bari nel 1957. Inizia a suonare percussioni e flauto da autodidatta, ma a cinque anni comincia a prendere lezioni di clarinetto al Conservatorio di Bari. Sotto l'influenza della musica di Lester Young e John Coltrane, sceglie sassofono.

Dopo aver studiato a Perugia sassofono classico con Federico Mondelci, partendo dalla tradizionale scuola francese, studia armonia e composizione classica con Walter Boncompagni, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Grazie ad un fortuito incontro con Steve Lacy, inizia a concentrare la sua attenzione sul sax soprano.

Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 frequenta alcuni stage con Evan Parker e con Jimmy Giuffre.
Durante un soggiorno in America approfondisce composizione e arrangiamento jazz.

Ottaviano è conosciuto anche al di fuori dell'Italia attraverso la sua partecipazione a progetti con Franz Koglmann, Georg Gräwe, Ran Blake e Tiziana Ghiglioni.

Nel 1983 pubblica il primo album (Aspects) a suo nome, per Tactus Records, con Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu e Carlo Actis Dato.

Nel 1986 costituisce un quartetto con Arrigo Cappelletti.

Ottaviano ha ora più di dieci album a suo nome, in particolare sull'etichetta Splasc(h).

Nel 1988 ha fonda l'ensemble di ottone "Six Mobilies" con il quale incide un omaggio a Charles Mingus (Mingus - Portraits in six Colours); nel dicembre 1990 incide "Items from the Old Earth".

Ha suonato in molti jazz festival americani ed europei, come il Chicago Jazz Festival, il Festival di Musica Donaueschingen, il Jazz Festival di Berlino e il Festival del Jazz di Willisau.

Come insegnante ha tenuto corsi a Woodstock N.Y. e nei conservatori di Città del Messico, Vienna e Groningen, nelle istituzioni culturali di Urbino, Cagliari, Firenze, Roma e Siracusa.

Roberto Ottaviano è anche l'autore del libro "Il Sax: Lo strumento, la storia, le tecniche", Inoltre, egli insegna musica jazz presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari.

(fonte su Roberto Ottaviano: Wikipedia)

Ulteriori info qui ---------> https://www.facebook.com/events/1530718724374979/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[]%7D

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