Gli orti invernali sono quasi pronti a donare i loro frutti
(Andrano, 07 Ott 22) Gli orti invernali sono quasi pronti a donare i loro frutti: le piantine seminate in luglio o agosto hanno raggiunto discrete dimensioni anche se ancora non sufficienti.
Tra le crucifere messe a dimora negli orti del Parco, spicca il Mugnolo, un'antica varietà locale. Il Mugnolo è uno dei grandi protagonisti delle tavole invernali della provincia di Lecce: questo antenato del broccolo, appartenente alla famiglia dei cavoli, si produce e consuma esclusivamente nel Salento.
Si consumano i capolini, quando non sono ancora giunti a fioritura, raccogliendoli in maniera scalare man mano che si formano sulla pianta. L'esistenza di diversi ecotipi (praecox, major e serotino) permette di gustare questo ortaggio fino a metà giugno circa.Il consumo del mugnolo nel Salento è antico e attestato dalla tradizione che lo vede protagonista di un arcaico piatto rituale consumato, in area Parco, nel territorio di Santa Cesarea Terme: la massa di San Giuseppe, un'antica ricetta di pasta con ceci e mugnuli. Un vecchio detto dice "San Giuseppe nu nci passa senza ciciari cu lla massa".
Questa pasta viene preparata nel contesto della celebrazione del santo, il 19 giugno. Si dice che i mugnuli nella massa rappresentino la verga fiorita del santo falegname. In alcuni paesi, sempre in onore del santo, vengono preparate le Tavole di San Giuseppe. Un rituale complesso, che prevede la preparazione di 13 pietanze, tra le quali non può mancare la massa. Queste vengono servite ad altrettanti ospiti, un tempo i poveri del paese, che impersonano ognuno un santo differente. La cena si svolge con particolari dettami e un preciso cerimoniale.
Albino Mannarini cita il mugnulo nel suo Orticoltura Salentina nel 1914, indicando varietà differenti per periodo di maturazione. Questo cavolo broccolo rappresenta un vero e proprio tassello di identità contadina, da preservare contro l'erosione genetica che mette a rischio sempre di più l'esistenza di piccoli tesori locali.
