Siamo fatti di stelle
I ricordi, i pensieri, i sogni, le riflessioni sulla vita e sulla scienza della più famosa astrofisica italiana
(Pratovecchio, 18 Ott 13)Presenta Marco Morelli, modera Elisabetta Giudrinetti
Il planetario del Parco delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna per festeggiare i suoi 10 anni non poteva non ricordare l'astrofisica e intellettuale di fama mondiale Margherita Hack che nel 2005 fu ospite proprio del Planetario.
E' in programma infatti domenica 20 ottobre alle ore 21 presso il planetario la presentazione del libro, Siamo fatti stelle, di Margherita Hack e Marco Morelli, direttore del Museo delle Scienze Planetarie di Prato, modera la nota giornalista Elisabetta Giudrinetti.
"Il libro – sottolinea lo stesso Morelli - racconta la vita e le idee di Margherita Hack, e ne mostra tutta la sua umanità. Tanto di lei si è parlato, ma della donna Margherita poco conosciamo, aspetto questo fondamentale e centrale per lo sviluppo della sua interiorità. Il libro nasce come «dialogo sui minimi sistemi», ma altro non è che un ritratto – divertito, sfaccettato, oggi più che mai commovente – di una donna fuori dal comune".
In una Trieste quasi incantata, seduti su una panchina del porto vecchio, i due protagonisti, si immergono in un dialogo appassionato e sincero sulle piccole e grandi questioni della vita.
Da Galileo alla Religione, dalla politica ai giovani di oggi, dalle favole di quand'era bambina all'incontro con il marito Aldo De Rosa, dalla Firenze degli anni Venti alla casuale scoperat delle stelle, la Hack passa in rassegna novantuno anni eccezionali, regalandoci il ritratto ironico e anticonformista di
una donna laica e ribelle.
Così parlava e scriveva Margherita Hack:
"A me, piú che fantasticare d'andare a giro per lo spazio a caccia di pianeti deserti o di viaggiare nel tempo e andare nel passato, mi piace provare a figurarmi il futuro. Se dovessi scegliere, 'un avre' dubbi: sceglierei d'andare nel futuro! Perché... un'idea dei mondi lontani me la posso anche fare, e non me li vedo tanto diversi da quelli che si conoscono. E anche il passato, piú o meno, presumo come sia stato. A grandi linee lo possiamo immaginare e i dettagli, poi, mi interessano poco. Il futuro invece, mi incuriosisce proprio tanto, soprattutto se penso agli enormi progressi tecnologici che s'è fatto in un secolo. Chi lo sa cosa succederà! Per figurarselo ci vuole davvero molta fantasia, e a volte non basta neanche quella. Bisogna essere in grado di pensare quel che non c'è".
Serata gratuita.
Durante la presentazione sarà possibile acquistare la pubblicazione.
Info 335.6244440
