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37 - Da Radicofani ad Acquapendente

  • Percorribilità: A piedi
  • Partenza: Radicofani, Chiesa di San Pietro
  • Arrivo: Acquapendente, Chiesa del Santo Sepolcro
  • Difficoltà: Impegnativa
  • Lunghezza: 23.9 km

Come arrivare: Stazione FS di Chiusi e autobus Autolinee Ferroviaria Italiana (0578-31174)

Lasciando la Cassia per la SP 478 raggiungiamo la Rocca di Radicofani questo borgo medievale, in quanto importante centro di controllo del transito da e per Roma sulla via Francigena e per la sua posizione strategica al confine tra possedimenti senesi e quelli della Chiesa, fu fortificato a partire dal XII secolo e ancora oggi conserva nel tessuto urbano tracce del suo antico passato. Merita una visita la bella chiesa di San Pietro(ingresso gratuito) edificio di stile romanico del XIII secolo situato nella piazza centrale del Paese che conserva una splendida collezione di terrecotte con santi e madonne con Bambini, opera di Andrea e Luca della Robbia. Scendendo a valle lungo la SP24, si riprende la Cassia e, entrati nel Lazio, si raggiunge Acquapendente (72) (421 m s.l.m., Tappa Sigerico), importante borgo medioevale fortificato sviluppatosi lungo la Via Francigena, tappa importante sulla via di pellegrinaggio verso Roma e la Terrasanta (nell'abitato erano presenti almeno tre ospedali), le cui porte di accesso, per via della sua funzione viaria, non venivano mai chiuse anche in caso di guerra o peste. Vi troviamo una magione dei Templari, una chiesa dedicata al Santo Sepolcro, edificata vicino all'omonimo monastero, dipendente direttamente dall'omonima Basilica di Gerusalemme, e poi divenuta l'odierna Cattedrale (ingresso gratuito), risalente al X° secolo ma poi modificata nel settecento: al suo interno si trova la splendida cripta della seconda metà del X secolo considerata una delle più caratteristiche e importanti cripte romaniche del nostro paese. Situata nello spazio sotto il transetto e l'abside, è composta da 24 colonne che la suddividono in nove piccole navate. I capitelli sono decorati con motivi zoomorfi e vegetali e sono presenti a lato della scalinata d'accesso tracce di affreschi del XIII-XV secolo. Al centro, si trova il sacello che imita nella forma quello del Santo Sepolcro e custodisce al suo interno le reliquie del Pretorio di Gerusalemme. Degna di nota anche la chiesa di San Francesco, consacrata nel 1149 e affidata ai minori conventuali nel 1253. Rimaneggiata nel Settecento, al suo interno conserva un crocifisso ligneo del XIII secolo, alcuni affreschi seicenteschi nel corso e 14 statue lignee del 1751 raffiguranti a grandezza naturale gli apostoli e i santi Giuseppe e Giovanni Battista. Della cinta muraria che un tempo cingeva l'abitato, oltre a pochi tratti, rimane la Torre Julia de Jacopo, un tempo porta cittadina oggi adibita a centro informativo.

Altre informazioni


37 tappa di: Via Francigena

Chiesa di Radicofani
Chiesa di Radicofani
Interno Chiesa di San Pietro Radicofan
Interno Chiesa di San Pietro Radicofan
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