La parte più caratteristica della riserva naturale è costituita dalle falesie, che raggiungono anche gli 80 metri d'altezza, formate da teneri strati di flysch modellati e trasformati incessantemente dall'azione del mare, del vento e della pioggia. La falesia di Strugnano è il dirupo Flyschoide costiero più grande di tutta la costa adriatica. Il flysch è una formazione rocciosa sedimentaria risalente all'eocene, in cui si alternano strati di marna, arenaria e turbidite carbonata. Poiché è una roccia tenera, nella sua parte inferiore è continuamente intaccata dal mare, mentre gli agenti atmosferici contribuiscono a sfaldarla ed eroderla negli strati superiori. Come conseguenza si possono osservare interessanti fenomeni geologici e geomorfologici: incavi abrasivi, fessure micro tettoniche, blocchi rocciosi spezzati e strati orizzontali di arenaria che continuano in mare e in alcuni punti creano una specie di selciato naturale proprio al confine tra la terraferma ed il mare. Questi fenomeni sono più presenti sulle punte di Strugnano e Cane: qui le spesse concrezioni rocciose corrono poco sopra il pelo dell'acqua e quasi parallelamente ad esso, mentre gli strati superiori piu sottili di marna ed arenaria sono ammassati e ripiegati nelle forme più diverse. Ai piedi della falesia, tra la parete a strapiombo ed il mare, si è creata una caratteristica terrazza ghiaiosa, che in alcuni punti raggiunge la larghezza di 7 metri (Baia di S. Croce) mentre nei piccoli promontori è molto stretta e percorribile soltanto con la bassa marea (Punta Strugnano). Altre informazioni
Quando si guida per la strada magistrale da Isola a Pirano, il viale dei pini è una delle prime cose che un turista vede di Strugnano. La data esatta in cui gli alberi furono piantati non è nota, si suppone però che sia stato fra il 1920 e il 1930. Con i suoi 116 alberi, il viale bilaterale di pini è il meglio conservato in tutto il territorio della Slovenia.
La laguna Stjuža (Chiusa) è l'unica laguna marina della costa slovena. Un tempo era un'insenatura, ma oltre 200 anni orsono fu eretto un argine di sbarramento verso il mare aperto, tanto che oggi soltanto un canale lo collega alla laguna che si è formata.
Il nome sloveno Stjuža deriva dalla parola italiana "chiusa". Le lagune dell'Adriatico settentrionale sono conosciute soprattutto per la presenza di un gran numero di specie avicole e per l'allevamento dei pesci.
Anche la laguna di Stjuža un tempo era utilizzata per l'itticoltura, ma l'allevamento dei pesci è stato abbandonato già negli anni Trenta del XX secolo. L'area di Stjuža e delle Saline di Strugnano costituisce uno straordinario intreccio di habitat. Il fondale della laguna è coperto da una prateria di cimodocea e zostera, habitat di una straordinaria varietà di crostacei, molluschi, pesci e altri animali. Gli abitanti più visibili della laguna e delle saline rimangono gli uccelli, che cercano nutrimento, rifugio e luoghi per la nidificazione sugli argini e sulle sponde, tra le associazioni di piante alofite e i canneti. Altre informazioni
La linea Parenzana o Porečanka (in sloveno anche Poreška e in croato Porečka) è uno dei soprannomi di una oggi smantellata linea ferroviaria a scartamento ridotto, che ha operato tra il 1902 e il 1935 fra Trieste e Poreč (all'epoca Parenzo, da cui il nome), sui territori delle odierne Italia, Slovenia e Croazia. La ferrovia partiva dalla stazione di Trieste Sant'Andrea (oggi museo ferroviario) e giungeva a Poreč dopo un percorso di 123 km, che la rendevano una delle ferrovie a scartamento ridotto più lunghe d'Europa. Una delle tre locomotive rimanenti è oggi esposta a Isola, mentre lunghe sezioni del percorso sono state convertite in un Percorso della salute e dell'amicizia ("Pot zdravja in prijateljstva" in sloveno) per pedoni e ciclisti. Altre informazioni
Tra le due pittoresche città di Isola e Pirano, sopra le piccole saline e immersa nel verde delle colline, sorge la Chiesa di Maria Apparizione in Strugnano. Basta vederla per capire per quale motivo è stata costruita in questo luogo più di ottocento anni fa.
Per la storia del pellegrinaggio il 15 agosto del 1512 è un anniversario importante. La notte prima, alle porte della chiesa, la Madonna si presentò a Giovanni e Pietro da Zagabria, due guardiani dei vigneti. A causa di questo evento, che è anche raffigurato nell'immagine sopra l'altare, la chiesa è stata chiamata Assunzione della Madonna ed è rapidamente diventata il più grande centro del pellegrinaggio istriano. I pellegrini venivano anche da Gorizia e dal Friuli.
All'inizio di questo secolo, nel 1907 i francescani hanno cominciato a gestire il posto e nel 1961 è stata stabilita la loro parrocchia.