La valle del Ticino è riserva della biosfera |
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Alla Valle del Ticino ed ai Parchi Lombardo e Piemontese che ne gestiscono il territorio sotto il profilo ambientale, è stato recentemente attribuito dallUnesco il riconoscimento di Riserva della Biosfera, patrimonio naturale e culturale dellintera umanità, area di eccellenza per lelevato valore biologico dei suoi ecosistemi ma anche per la ricchezza culturale e paesaggistica del suo territorio. Limpegno che lUnesco chiede alle amministrazioni dei due parchi, alle due Regioni, allo Stato Italiano e persino alla Confederazione Elvetica (attraverso una raccomandazione allegata al riconoscimento a B.R. del Ticino italiano) chiedendo di estendere anche al Ticino Svizzero il modello di tutela delle Biosphere Reserve, è quello di applicare in modo coerente i principi di gestione ecocompatibile già richiamati allinizio di questo articolo e sui quali si fonda la rete mondiale dei siti riconosciuti patrimonio dellumanità. Proprio perché in totale sintonia con gli obiettivi della rete mondiale di R.B. e perché consci dellelevato patrimonio naturale e culturale di cui è ricca la valle del Ticino, che i due parchi avevano intrapreso, già a partire dal 1999, il complesso iter burocratico amministrativo e tecnico - scientifico per raggiungere al riconoscimento dellUNESCO. Infatti, a fine 1999 venne approvata, rispettivamente con Deliberazioni n. 88 del Parco lombardo e n. 58 del Parco piemontese, la candidatura di iscrizione dei Parchi del Ticino nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del programma MAB-UNESCO. I vantaggi e gli oneri di essere riserva della biosfera Il riconoscimento di Riserva della Biosfera attribuito al nostro territorio ha come obbiettivo politico fondamentale quello di portare al rafforzamento e al perfezionamento del modello di gestione finalizzato alla conservazione delle risorse naturali e allo sviluppo compatibile delle risorse economiche e culturali delle popolazioni residenti, modello peraltro già perseguito da anni dai Parchi del Ticino. Le conseguenze della designazione, per limpegno ed il prestigio che ne derivano, è quello di coinvolgere maggiormente i gestori, gli amministratori e le popolazioni dei Parchi a calibrare un sistema economico bilanciato con la tutela degli ecosistemi, da quelli naturali a quelli semi-naturali di origine antropica, ed alla valorizzazione dei paesaggi e dei loro ricchi patrimoni storici e culturali. Linserimento della Valle del Ticino e dei sui parchi nel patrimonio mondiale UNESCO delle Riserve della Biosfera, se da una parte costituisce un riconoscimento di eccellenza al territorio, alle risorse naturali e culturali della Valle del Ticino ed alla capacità dimostrata dalle popolazioni residenti di gestire correttamente ed in modo sostenibile la valle fluviale stessa, daltra parte non sottace i gravi problemi che minacciano lintegrità fisica e biologica della valle fluviale. In tutta listruttoria tecnico scientifica che ha seguito liter di candidatura dei Parchi del Ticino e che ha portato al riconoscimento dellarea MAB, due sono le preoccupazioni sulle quali lAdvisor Committee (il Comitato Scientifico Internazionale dellUNESCO) ha posto laccento e dove occorrerà mantenere unelevata vigilanza per non vedersi un domani negare il titolo di eccellenza oggi ottenuto. Il primo riguarda la qualità delle acque della valle fluviale: vi sono ancora troppe inefficienze nella gestione degli impianti di depurazione e nel corretto collegamento degli scarichi; la soluzione a tutto ciò necessita di un grande sforzo economico e tecnologico per migliorare ulteriormente la qualità dellecosistema fluviale raggiungendo presto lobiettivo della balneabuilità lungo tutta lasta del Ticino. Il secondo problema riguarda laeroporto intercontinentale di Malpensa, la sua collocazione, la sua funzionalità, il suo indotto e gli impatti riversati sulla valle fluviale, sui suoi ecosistemi e sulle popolazioni residenti. Così comè Malpensa è già ai limiti della compatibilità, limiti anzi spesso superati e che necessitano di continui interventi di monitoraggio a cui dovrebbero far seguito vigorose opere di mitigazione e compensazione ambientale. Su questi due temi, oltre che sullallargamento della fascia protetta in territorio piemontese e sullapertura di una serie di rapporti convenzionali con il Canton Ticino e la Confederazione Elvetica finalizzati al coinvolgimento nellarea MAB di almeno una parte del Ticino svizzero, si gioca la scommessa del mantenimento del titolo di Riserva della Biosfera oggi attribuitoci. Limpegno per tutti noi è sicuramente difficile ed oneroso ma allo stesso tempo entusiasmante e carico di nuove energie. Dario Furlanetto Direttore del Parco Lombardo della Valle del Ticino |
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