News e comunicati dai Parchi

Il dibattito sulle proposte modifiche alla legge quadro sulle aree protette, all'esame della Commissione Ambiente del Senato, si arricchisce di pareri importantissimi da parte di molte associazioni ambientaliste (FAI, Italia Nostra, Mountain Wilderness, LIPU e WWF ) e questo non fa che bene alla discussione su un tema che AIDAP segnala da mesi come bisognoso di grande attenzione e riflessione.

Già da agosto 2011 AIDAP in un suo comunicato (http://www.aidap.it/dettaglio.php?id=14443) chiese l'urgente convocazione della terza conferenza nazionale sulle aree protette, perché eventuali modifiche alla legge 394/91 non possono che scaturire da un serio bilancio dell'esperienza ventennale, frutto di una pacata ed approfondita discussione tra tutti i protagonisti di questa delicata ed importante esperienza.

I lavori al Senato proseguono invece su aspetti assai delicati e controversi, col parere fortemente contrario di interi settori non solo dell'ambientalismo ma anche degli operatori che gestiscono quotidianamente i parchi e che vedono in alcune delle proposte pericolosissime aperture a rischi concreti per gli obiettivi stessi delle aree protette. 

Al tempo stesso gli estensori delle modifiche, alcune delle quali intaccano inspiegabilmente anche il ruolo, l'indipendenza e la professionalità stessa dei direttori, i quali scelti per puro rapporto fiduciale passerebbero dall'essere precari a dirigenti "usa e getta", non hanno previsto nulla sugli importantissimi temi dell'integrazione con le politiche comunitarie in campo ambientale, come la Rete Natura 2000, così come non intervengono sulla classificazione delle varie tipologie di aree secondo gli schemi internazionali dell'UICN.

La legge 394/91 fu approvata vent'anni fa a seguito di un lungo dibattito, praticamente all'unanimità. Cambiarla a colpi di maggioranza, senza un adeguato dibattito e spaccando in due il mondo politico e tecnico coinvolto, sarebbe un imperdonabile e gravissimo errore.  AIDAP, certamente non pregiudizialmente contraria a modifiche e miglioramenti, rinnova dunque a tutti i soggetti competenti, in particolare al neo Ministro Corrado Clini, l'invito ad aprire un serio tavolo di discussione prima di apportare cambiamenti ad un sistema già sottoposto a durissimi attacchi e criticità e ritiene che non vadano in alcun caso apportate modifiche relative a ruoli di personale e direzione senza un serio confronto con le categorie .

 Il contributo costruttivo dei direttori e dei funzionari delle aree protette per una vera e positiva riforma legislativa di certo non mancherà.