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Parco Naturale Regionale dell'Aveto

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“Novità editoriale del Parco dell’Aveto: nuovo opuscolo – Il guardiano delle nostre Valli”

(Borzonasca, 31 Lug 18) Il Parco dell'Aveto ha finanziato la stampa dell'opuscolo informativo "Il guardiano delle nostre Valli. Consigli del Parco per un incontro positivo", realizzato a fumetti, in maniera mirabile ed efficace, da una giovanissima e dotata autrice della Scuola Chiavarese del Fumetto, Marta De Vincenzi, per spiegare ai fruitori del Parco come comportarsi in caso di incontro con i cani pastori che custodiscono le greggi dagli attacchi del lupo che pascolano nel proprio territorio.
Grazie a norme nazionali e poi europee di tutela, il lupo, dopo essere stato sull'orlo dell'estinzione in Italia, si è ripreso e, dapprima relegato solamente in Abruzzo e poche altre regioni del centro-sud, è risalito naturalmente a gruppetti lungo la Penisola, ed è tornato agli inizi degli anni '90 anche in Liguria, regione cerniera tra Appennino, Alpi e Francia, proseguendo la sua naturale espansione in quelle aree. Purtroppo il lupo tende a sostare o stabilizzarsi non solo in aree ricche di prede naturali (lepri, caprioli, cinghiali), dove riveste un importante ruolo ecologico, ma anche laddove si praticano ancora attività di allevamento, svolte in maniera tradizionale, all'aperto, causando così con le sue predazioni gravi danni agli allevatori. Il Parco dell'Aveto, pur tutelando il lupo e monitorandone con attenzione la presenza, ha inteso però da subito sostenere anche i pastori, prima provvedendo ai risarcimenti in caso di predazioni, poi favorendo forme preventive di difesa dei greggi, con la distribuzione gratuita di recinti mobili elettrificati. Uno strumento tradizionale e formidabile è anche l'ausilio fornito dai cani da guardianìa, utilizzati con successo nelle aree dove il lupo è sempre stato presente: questo strumento è oggi diventato indispensabile anche per i nostri allevatori. L'uso di questi cani da parte dei pastori, del tutto legittimo, è necessario per consentire loro di difendere attivamente il proprio gregge, porta ad evitare il ricorso a metodi illegali e pericolosi per tutti (trappole, veleni, fucilate), e da solo fa sì che un animale intelligente come il lupo capisca che per andare a mangiare è meglio rivolgersi altrove. Se il pastore ha dovuto riabituarsi a fare i conti col lupo, dopo anni di assenza, anche i turisti però, e in particolare gli escursionisti, debbono fare uno sforzo, comprendere le esigenze degli allevatori, e imparare a convivere con i cani da guardianìa che si possono incontrare al lavoro presso i pascoli montani: naturalmente c'è bisogno di una corretta cultura sul cane anti-lupo e di spirito di collaborazione e buon senso nel rapporto coi pastori. Questo libretto a fumetti vuole proprio essere uno strumento facile, leggero e divertente di avvicinamento a questa "nuova" realtà e all'adozione dei comportamenti più corretti, utili a far sì che le gite nel Parco si possano svolgere in maniera piacevole e consapevole, senza rischi di conseguenze sgradevoli, e comunque nel rispetto dei pastori e del loro lavoro, dei cani che li aiutano e, in fondo, anche dei lupi.

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