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Parco Naturale Regionale dell'Aveto

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Il Sentiero Natura del Monte Bossea: un’altra piacevole passeggiata virtuale lungo un percorso attrezzato del Parco

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(Borzonasca, 24 Apr 20)

Prosegue la nostra serie di passeggiate virtuali nel parco,  che pubblichiamo per voi a cadenza settimanale, arricchendone l'illustrazione con suggestive immagini per meglio immergersi, sia pure solo (per ora!) con la mente, nel nostro Parco. Eccoci allora alla terza "puntata", che abbiamo voluto dedicare ad un altro dei nostri Sentieri Natura: il Sentiero del Monte Bossea, in Val Graveglia. Si tratta di percorso ad anello, tranquillamente percorribile in mezza giornata, che normalmente viene accoppiato alla visita alla Miniera di Gambatesa (www.minieradigambatesa.com), punto di partenza del nostro percorso.
Percorrendo questo sentiero, saranno sufficienti pochi minuti per capire l'origine del toponimo "Bossea": questo monte è infatti ricoperto da una bosseta, una formazione vegetale arbustiva dominata dal Bosso (Buxus sempervirens), assai rara in natura. Il bosso è infatti un "relitto del Terziario", ovvero una pianta che durante l'era terziaria era molto più diffusa di adesso a motivo del clima più caldo, al cambiare del quale, nelle epoche successive, è regredito fino a sparire, ma che qui è sopravissuto grazie a particolari condizioni favorevoli. Il substrato dell'area infatti ne ha favorito la sopravvivienza: le ofioliti, rocce dalle caratteristiche mineralogiche del tutto particolari (ricche di metalli pesanti, tossici per la maggior parte della vegetazione) hanno offerto al bosso -che ben tollera queste sostanze- la possibilità di crescere "indisturbato" dalla concorrenza delle altre piante, invece non in grado di sopravvivere in un ambiente così ostile. Purtroppo dal 2016 la nostra bella bosseta sta subendo un danno molto elevato a causa del bruco del lepidottero Piralide del Bosso (Cydalima perspectalis). La Piralide, originaria dell'Asia, ghiotta delle foglie di Bosso si è purtroppo diffusa in Europa fin dal 2007; in Italia è stata segnalata in 7 regioni. Rispetto ai paesi d'origine, in Europa non ha nemici naturali e si può diffondere incontrastata con diverse generazioni all'anno. In Liguria ha intaccato interi bosseti naturali, colpendo ben 6 siti di interesse comunitario a cavallo fra La Spezia e Genova, compromettendone gli habitat a bosso. Nel 2018, nell'ambito del Progetto Interreg Marittimo ALIEM (http://interreg-maritime.eu/web/aliem), il Parco in collaborazione con l'Università di Genova e ARPAL, ha posizionato in questa zona diverse trappole "a feromoni" (che attirano il maschio della specie, contribuendo a diminuire il tasso riproduttivo della specie) per cercare di combattere e fermare l'invasione di questo lepidottero nocivo.Ma torniamo al nostro Sentiero Natura attorno che ha ben altro da offrire: ambienti rupestri con flora specializzata, aspetti legati alla fauna e alla particolare flora delle serpentiniti, peculiarità geologiche e mineralogiche o legate alla tradizionale opera dell'uomo.  Arrivati in vetta si godrà di un bel panorama a 360°, da cui è possibile spaziare dalle vette dell'Appennino al Mar Ligure, con una bella vista sul Golfo del Tigullio, fino al Promontorio di Portofino. Sulla cima sono posizionate 2 tavole panoramiche.
Itinerario: Dal parcheggio della Miniera si risale la lunga Scalinata Carletti, che porta direttamente al livello dell'accesso alla Miniera e si svolta a sinistra, superando il centro visite/biglietteria. Proseguendo, si imbocca in salita una strada sterrata, che sale dolcemente in diagonale tra erba, arbusti e rocce. Si prosegue sulla sterrata, lasciando a destra la diramazione che guida al vicino "villaggio dei minatori". Si passa a finaco di una grande parete rossastra di diaspro, resto di un vecchio fronte di scavo minerario a cielo aperto, quindi si arriva alla partenza vera e propria del Sentiero Natura dove troviamo il grande pannello esplicativo. Poco dopo si sale a sinistra lungo una diramazione, che porta in breve al crocevia de la Colla, dove si trova un'edicola sacra con all'interno una piccola statua del Bambino di Praga. Continuando a salire a sinistra si sale sul versante orientale del Monte Bossea tra arbusti e pini e si giunge infine alla vetta panoramica. La discesa avviene lungo il versante opposto del Bossea, tra rocce affioranti e arbusti.  L'ultimo tratto della discesa è abbastanza ripido, con tornanti a tratti sorretti da muretti a secco e si congiunge con una mulattiera proveniente dalla frazione di Osti. Si svolta a destra e si risale fino al vicino valico de la Colla, da cui eravamo passati all'inizio. Da qui si ritorna indietro percorrendo lo stesso tragitto dell'andata, fino al piazzale delle auto.
Alla prossima puntata per scoprire un altro meraviglioso sentiero nel Parco!


Allegati:
escursione al Bossea
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