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Parco Regionale dei Castelli Romani

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Salvato un germano reale al lago di Nemi

Nel corso dell'attività di vigilanza i Guardiaparco liberano l'animale rimasto impigliato ad un amo

(25 Giu 10) I Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani hanno restituito la libertà ad un germano reale, che era rimasto impigliato col becco nell'amo di un pescatore. L'animale è stato avvistato in un canneto nel lago di Nemi, attirando l'attenzione dei Guardiaparco impegnati in un giro di controllo. Il germano reale si agitava per liberarsi dalla trappola con ben poche speranze di farcela, destinato con tutta probabilità a morire nel giro di poco tempo.

Un Guardiaparco è entrato in acqua e, superata l'iniziale diffidenza dell'animale, impaurito e ferito, è riuscito a toglierli l'amo dal becco e a rimetterlo in libertà.

Le belle immagini del salvataggio raccontano una storia semplice, una vicenda 'piccola' se si pensa a tutto quello che si fa in un'area protetta estesa e popolata come i Castelli Romani ma che ricorda, a tutti, quanto sia importante fermarsi ad ascoltare anche la natura più silenziosa e maltrattata, comunque parte di un ecosistema fatto da tante piante, animali e anche da uomini.

Il germano reale, la più diffusa delle specie di anatre selvagge e anche la più numerosa (9 milioni di individui stimati in Europa occidentale), vive nelle zone umide d'acqua dolce come paludi, stagni, laghi e fiumi calmi, in tutte le regioni temperate e subtropicali dell'America settentrionale, dell'Europa, dell'Asia.

La liberazione del germano reale
La liberazione del germano reale
Salvato un germano reale al lago di Nemi
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