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Parco dell'Etna: firmato ad Acireale protocollo d'intesa tra il Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia e l'Ente Parco

Attività di volontariato agricolo ed ambientale nell'area protetta per i giovani dell'Istituto Penitenziario per minori

(Nicolosi, 19 Dic 13) ACIREALE (19 dicembre) – A stretto contatto con l'ambiente del Parco per agevolare il percorso di rieducazione e reintegrazione sociale. E' questo l'obiettivo principale del protocollo d'intesa sottoscritto ad Acireale, presso l'Istituto Penale per Minorenni (IPM) della cittadina acese, tra la presidente dell'Ente Marisa Mazzaglia, il direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia Angelo Meli e la direttrice dell'IPM Carmela Leo. Presente anche il comandante del corpo di polizia penitenziaria dell'istituto Aristide Catania.

  Particolarmente soddisfatta la presidente Mazzaglia: "Per il Parco è una iniziativa di grande significato e valore sociale, fortemente sostenuta dal Comitato Esecutivo dell'Ente. L'incontro con la natura dell'area protetta sarà una importante opportunità di crescita personale e reintegrazione per i giovani ospiti, ma anche di acquisizione di competenze professionali in un settore che può offrire occasioni di lavoro".

  Per il direttore Meli, "la bellezza della natura etnea può certamente avere un valore terapeutico per l'anima di questi ragazzi, che hanno bisogno di credere in qualcosa che offra loro una  prospettiva futura. Sotto questo punto di vista, l'esperienza al Parco dell'Etna e i valori trasmessi potranno essere molto importanti".

  Il progetto di volontariato agricolo e ambientale, promosso dall'ex Garante dei diritti dei detenuti della Sicilia Salvo Fleres, prevede che un gruppo di ospiti dell'IPM, muniti di regolare autorizzazione e accompagnati da operatori penitenziari, si rechino  settimanalmente presso la sede del Parco dell'Etna, l'ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi,  per svolgervi interventi di pulizia delle aree esterne, giardinaggio, piccoli lavori di potatura e di taglio di erbe infestanti, legati alle attività agricole che si tengono nel sito, in particolare nel campo collezioni della Banca del Germoplasma etneo.

  Durante la loro esperienza di volontariato, i giovani dell'Istituto penitenziario minorile saranno assistiti dal personale specializzato dell'Ente Parco, ma il protocollo sottoscritto prevede anche la possibilità di coinvolgere nell'iniziativa altri organismi pubblici e del volontariato sociale, soprattutto per la possibile trasformazione dei prodotti agricoli coltivati nell'ambito del progetto.

 In particolare, è intenzione degli operatori dell'Istituto acese favorire l'eventuale produzione di marmellate di mele dell'Etna,  da distribuire nell'ambito di azioni di carattere solidaristico. "Il nostro auspicio è che i ragazzi, durante questa esperienza, riescano sia a maturare un reale sentimento di appartenenza nei riguardi del grande patrimonio naturale del Parco, che ad acquisire adeguate competenze lavorative. Sarebbe davvero un grande successo", ha commentato la direttrice dell'IPM Carmela Leo.

Il protocollo d'intesa tra Parco e Ipm. Da sinistra, il comandate Catania, la direttrice Leo, il direttore Meli, Meli, la presidente Mazzaglia
Il protocollo d'intesa tra Parco e Ipm. Da sinistra, il comandate Catania, la direttrice Leo, il direttore Meli, Meli, la presidente Mazzaglia
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