Vai alla home di Parks.it
 

Ponza, la lite per Zannone sindaco denuncia il Parco "La piccola isola muore"

Vigorelli, essendo Zannone parte del Comune di Ponza, seppure gestita dal Parco a partire dal 1979, da tempo chiede una riqualificazione dell'isola

(06 Agosto 2016) TAPPA della via dell'ossidiana, dove in età preistorica gli uomini di fermavano a lavorare il materiale recuperato nella vicina Palmarola. Terra di preghiera e meditazione per i monaci benedettini, che vi avevano eretto un convento nel XIII secolo. Poi, in tempi più recenti, tempio della lussuria, dove il marchese Camillo Casati Stampa fotografava la moglie in pose proibite e gli ospiti durante scambi di coppie e orge in mezzo alla macchia mediterranea. E infine perla del Parco nazionale del Circeo, isola disabitata e incontaminata, dove il silenzio è rotto solo dal frangere delle onde sulla scogliera e dalle grida dei gabbiani. Zannone è tante cose insieme, ma quello che in pochi immaginavano è che ora dovesse diventare anche simbolo dell'incuria e del degrado, con la vecchia villa di "Camillino" in malora e discariche abusive spuntate come funghi tra lecci e cespugli di erica. Un patrimonio culturale e ambientale che sta andando perduto quello che, alla ricerca di una soluzione, ha spinto il sindaco di Ponza a presentare alla Procura della Repubblica una denuncia contro il presidente del Parco Nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto, e il Corpo forestale dello Stato, accusandoli di reati ambientali gravi e di essere i veri responsabili di una simile situazione.

Vigorelli, essendo Zannone parte del Comune di Ponza, seppure gestita dal Parco a partire dal 1979, da tempo chiede una riqualificazione dell'isola. Il tempo, però, è passato e su quello spicchio di terra a un'ora di navigazione dal promontorio del Circeo la situazione va sempre più deteriorandosi, mancando ormai anche la vigilanza dei forestali, con gli edifici lì presenti in malora e una invasione di rifiuti, compreso eternit e veleni per topi. Un rudere la villa che nel secolo scorso fu affittata a Eduardo Scarfoglio e alla moglie Matilde Serao, che ospitò la principessa Mafalda di Savoia, poi vittima della furia nazista a Buchenwald, e che venne a lungo tenuta in locazione, come riserva di caccia, appunto dal marchese Casati Stampa. Non c'è più nulla di quanto era ritratto nelle foto della marchesa Anna Fallarino, che dopo il delitto di quest'ultima e dell'amante, culminato con il suicidio dello stesso "Camillino", nel 1970 diedero scandalo. E niente di quel paradiso da cui il nobile teneva lontani i turisti a colpi di fucile. «Tante chiacchiere e nessuna iniziativa concreta da parte del presidente del Parco, Gaetano Benedetto – accusa Vigorelli che è seduto su quella poltrona dal 2007. Operoso silenzio anche da parte della Forestale, che pure riceve annualmente dal Parco una bella somma di denaro. Per chi non lo sapesse, in tutti questi anni a Zannone hanno soggiornato per lunghi o brevi periodi solo e soltanto il Corpo Forestale, qualche funzionario del Parco, alcuni ornitologi. Nessun altro. La situazione non è più tollerabile. I responsabili devono essere individuati e puniti severamente». Il sindaco ha così presentato una denuncia al procuratore capo di Cassino, Luciano D'Emmanuele, e informato della vicenda i ministri dell'Agricoltura e dell'Ambiente, Maurizio Martina e Gian Luca Galletti. E assicura: «Il Comune è pronto a costituirsi parte civile».

È stata terra di preghiera dei benedettini ma anche il teatro delle foto intime dei marchesi Casati Stampa

LE ISOLE

Sopra, una visuale di Ponza, e, sotto, Zannone, che fu riserva di caccia nobiliare

IL PRIMO CITTADINO

Piero Vigorelli, sindaco di Ponza dal 2012, eletto con il 36,8 per cento delle preferenze nel Comune con meno di 15mila abitanti


Scarica

Fonte: La Repubblica

Zannone
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente Parco Nazionale del Circeo