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Zannone, tavolo al ministero dell'Ambiente sul degrado dell'isola

Dopo la denuncia del primo cittadino di Ponza sullo stato in cui versa l'area protetta la procura di Cassino ha aperto un'inchiesta

(12 Settembre 2016) Sul degrado in cui versa l'isola di Zannone interviene anche il Ministero dell'Ambiente. La dirigente dell'area Parchi ha convocato una riunione per il prossimo 26 settembre, convocando il presidente e il direttore dell'ente Parco Nazionale del Circeo, il primo cittadino ponzese, Piero Vigorelli, il comandante generale del Corpo forestale dello Stato e la direzione ambiente della Regione Lazio, al fine di fare il punto su quanto sta accadendo nell'area protetta, immersa in un profondo degrado, cosparsa di rifiuti e con gli immobili pubblici in rovina, a partire dalla villa per anni in affitto al marchese Camillo Casati Stampa, e trovare delle soluzioni. Intanto la Procura della Repubblica di Cassino, ricevuta una denuncia dal sindaco di Ponza, ha aperto un'inchiesta. Ad agosto il sindaco Vigorelli, dopo aver più volte affrontato il problema nel direttivo dell'Ente Parco ed essendo Zannone parte del Comune di Ponza, ha denunciato per reati ambientali i vertici del Corpo forestale dello Stato e il presidente del Parco Nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto. Un'iniziativa presa dopo aver incontrato il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e dopo aver informato successivamente lo stesso e il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, della sua intenzione di chiedere l'intervento della magistratura, non essendo cambiato nulla a Zannone. Una denuncia appunto sullo stato di abbandono in cui versa l'isola, in passato riserva di caccia del marchese Camillo Casati Stampa, dove il nobile scattò anche molte delle foto sexy della moglie Anna Fallarino, fino a pochi giorni prima del duplice omicidio-suicidio che fece esplodere lo scandalo, e dal 1979 parte del Parco. Negli ultimi anni i forestali non hanno più fatto vigilanza fissa a Zannone e il territorio si è riempito di rifiuti, gli immobili pubblici, destinati a uffici del Parco, stanno crollando, e gli stessi mufloni, introdotti in quel lembo di terra quando era riserva di caccia, sono ridotti a scheletri. La Procura di Cassino ha aperto un'inchiesta ed è poi seguito un secondo
La Repubblica Roma 12 Settembre 2016 Quotidiano
 esposto di Vigorelli, il quale ha sostenuto che, denunciata la vicenda, i forestali avrebbero spostato i rifiuti, ipotizzando così un'alterazione dello stato dei luoghi. Gli inquirenti hanno inviato a Zannone carabinieri, vigili urbani e ispettori Asl, che hanno fatto una prima relazione. E ora interviene il Ministero, a cui il sindaco ha preannunciato porterà ulteriore documentazione fotografica sullo stato in cui versa l'isola.


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Fonte: La Repubblica Roma

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