Parco Nazionale del Circeo

San Felice Circeo, il reperto è venuto in superficie a seguito delle ultime mareggiate

(14 Luglio 2018) Continuano a riemergere reperti archeologici dal mare di San Felice Circeo. Stavolta si tratta di un'ancora in ferro di antica fattura. Il ritrovamento risale a qualche giorno fa a seguito delle mareggiate che hanno fatto spuntare il reperto. «L'ho trovata alla profondità di sei metri e mezzo -. spiega lo scopritore Umberto Natoli - la lunghezza approssimativa è di circa due metri e mezzo. È totalmente integra e presenta, molto ben conservati, due anelli: uno più grande sul fusto e uno più piccolo sul diamante della marra, lavorato finemente, quasi a costituire un fregio». A Umberto Natoli, giornalista scrittore esperto di fotografia subacquea, si deve anche la scoperta dell'ancora arcaica in pietra di ben 300 chili, risalente al VI-IV secolo a.C. ripescata il primo agosto dello scorso anno nello stesso tratto di mare. La scoperta è stata prontamente comunicata dallo scopritore alle Autorità marittime, alla Soprintendenza e al settore beni culturali del Comune di San Felice Circeo. La dottoressa Chiara Delpino, nuova responsabile dell'archeologia subacquea della Soprintendenza, quanto prima eseguirà un sopralluogo ricognitivo per decidere il da farsi. «Tutti questi reperti appartenenti ad epoche tanto lontane tra loro - afferma il delegato ai Beni archeologici Angelo Guattari - sono testimonianza di tante vicende accadute nelle acque antistanti il Circeo la cui storia è ancora tutta da scrivere». Il delegato torna poi a parlare del museo dell'archeologia che dovrebbe sorgere nell'ex centro anziani. «Sarà il primo nucleo di una esposizione da realizzare in forma modulare - afferma -, tale da potere essere ampliata utilizzando anche altri locali in punti diversi del territorio seguendo la narrazione storica, in modo da agevolarne la fruizione per fungere da richiamo turistico di grande valenza».

•  Dai fondali riemerge un'ancora antica (PDF - 0,76MB)

Fonte: Latinaoggi.eu