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Igiene? Un optional, chiuse tre strutture

L'operazione sul lungomare di Sabaudia

(17 Agosto 2018) Un altro sequestro sul lungomare di Sabaudia: stavolta si tratta del bar di uno stabilimento balneare. Nei guai stavolta il Fuori Rotta, dove i carabinieri del Nas di Latina lunedì scorso hanno effettuato un controllo insieme al dipartimento di prevenzione della Asl, che ha disposto l'immediata chiusura dell'attività: un bar con annessa ristorazione veloce, laboratorio di produzione e deposito alimenti in assenza di autorizzazione e privo, al momento del controllo, dei requisiti igienico strutturali previsti dalla normativa vigente. Il valore dell'attività sequestrata è di circa centomila euro. Nello stesso giorno, controllato anche uno stabilimento balneare a San Felice Circeo: in quel caso, però, tutto era nella norma. Fitta la rete di controlli sul lungomare di Sabaudia nella stagione 2018: verifiche e sequestri ci sono stati anche al Bounty Beach ed a Le Vele, dove l'attività di noleggio lettini si era allargata fino a diventare simile a quella di uno stabilimento balneare. Nel primo, c'era stato anche il sequestro, sempre da parte del Nas (che in quel caso era arrivato a supporto dei forestali), di generi alimentari privi di tracciabilità. Poi – con la rimozione degli abusi – c'era stata l'autorizzazione alla riapertura. In tema di tracciabilità degli alimenti, due le attività commerciali sanzionate: un campeggio di Terracina ed un ristorante ad Aprilia. In entrambi, le irregolarità contestate riguardavano l'assenza di documentazione relativa alla tracciabilità dei generi alimentari. Sequestrati in tutto circa 150 kg di cibo, soprattutto carne e pesce per un valore di  5mila euro, mentre alle due attività sono state comminate sanzioni per 3mila euro. Sempre a Terracina, in una pizzeria, era stata accertata l'assenza di certificazione riguardo alla potabilità dell'acqua attinta, per lo svolgimento dell'attività, da un pozzo privato. Anche qui era stata disposta la chiusura da parte dell'Asl. Ora che la certificazione di potabilità è arrivata, però, la pizzeria ha potuto riaprire i battenti: non c'era quindi alcun pericolo per la salute pubblica nell'uso di quell'acqua. I Nas sono andati anche ad Itri.

Qui – durante il controllo presso un laboratorio di gastronomia,

avevano notato uno scarico abusivo di acque reflue direttamente sulla strada pubblica: per questo motivo per l'attività è stata

disposta l'immediata chiusura da parte dell'Asl. Il valore della struttura ammonta a circa 150.000 euro.

 


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Fonte: Il Messaggero

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