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Il Parco assediato dalle fiamme

In fumo almeno sei ettari di vegetazione attorno ai laghi dei Monaci e di Caprolace. Si pensa a una ritorsione dei pescatori di frodo

(16 Luglio 2019) Una notte e una mattinata di fuoco al Parco Nazionale del Circeo. Almeno sei ettari di vegetazionesono finitiinfumoa causadi un vasto incendio che si è propagato attorno alle acque dei laghi dei Monacie di Caprolace -e nella parte internatra Rio Martinoe la Bufalara - e che ha impegnato nelle operazioni di spegnimento, nelle ore notturne di domenica e alle prime luci dell'alba e del primo pomeriggio di ieri, vigili del fuoco, Protezionecivile, carabinieriforestali ela Poliziadi Statoper ilcontrollo dell'area. Uno spiegamento imponente di uominie mezzi, tra cui un canadair eun elicottero regionale, per domare un rogo che ha messo a duraprova la task-force sul campo per via del veloce propagarsi delle fiamme. Un incendio che, nonostante le operazioni di spegnimento della notte di domenica, èripreso nella mattinata di ieri finendo per causare danni anche a un'azienda vivaistica della zona, per la precisione in via Diversivo Nocchia, di fronte alla sponda nord del lago di Caprolace, altro specchio d'acqua tutelatodai vincolidel ParcoNazionale del Circeo.

Domato il fuoco è iniziato il lavoro degli investigatori: non sarebbero spuntati inneschi ma sembra certa l'origine dolosa delle fiamme. Di fatto una nuova intimidazionenei confrontidell'Ente Parco e dei carabinieri forestali che si occupano della vigilanza a distanza di qualche settimana da quella che vide ignoti circondare la sede dell'Ente con del liquido infiammabile e indirizzare al comandantedei carabinieriforestali un plico contenente delle cartucce da caccia. In questo caso specifico gli investigatori non hanno nemmeno escluso una ritorsione per le denunce e i sequestri compiuti ultimamente nei confrontidei pescatoridi frodo"di stanza"al lagodei Monaci. «Sono sconcertato dai continui episodi di sciacallaggio ai danni del Parco Nazionale del Circeo - ha detto ieri il parlamentare dei Cinque Stelle Raffaele Trano-.Siamo passatidallascarsa cultura ambientale ad una vera e propria aggressione del territorio. Chi crede di poter condizionare a proprio piacimento lagestione di un'area cosìimportante perl'inte ra provincia sappia,però, che non avrà vitafacile. Leforze dell'ordi ne stanno facendo la loro parte, ma anche noi, insieme agli attivisti diSabaudia e SanFelice Circeo, vigileremosu quantostaaccadendo, a partire dalle scelte della politica».l




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Fonte: Latinaoggi.eu

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