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Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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Turismo in Natura: una crescita costante che non conosce crisi

Anche il Parco dei Sibillini segue la tendenza nazionale evidenziata dal 9° rapporto Ecotur. Incentivare forme di turismo qualitativamente alte e disincentivare il turismo mordi e fuggi

(Visso, 01 Ago 12) Anche nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, così come in tutta Italia, il turismo naturalistico non conosce crisi. Di fronte alla brusca frenata dei movimenti turistici internazionali, il turismo in Natura - in particolar modo nelle aree protette - ha dimostrato ancora una volta una grande dinamicità al punto che non si può più parlare di settore di nicchia come per molto tempo è stato fatto.

I numeri del 9° rapporto Ecotur - documento stilato annualmente da Istat, Enit e Università de l'Aquila - parlano di un settore che, nell'ultimo anno di rilevamento (il 2010), ha visto le presenze aumentare dello 0.46% rispetto all'anno precedente e una permanenza media che sfiora ormai i 4 giorni. Sembrerebbe un dato poco rilevante ma va ovviamente valutato nel contesto storico che stiamo vivendo e in un settore, quello turistico, che sta pagando forse più di altri lo scotto della crisi economica. Un altro dato degno di nota riguarda il ritorno economico: il 90% del fatturato generato da questo settore turistico resta nel territorio.

I dati in possesso del Parco, relativi a questo territorio, confermano la stessa tendenza. La stima delle presenze per il periodo 2010 – 2011 sfiora il milione e mezzo annuo e il dato più eclatante riguarda le presenze di visitatori stranieri, passati dal 5% del 2000 al 15% del 2010. Un dato estremamente positivo se letto alla luce delle strategie turistiche del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Le presenze di stranieri infatti sono in media più lunghe e, soprattutto, non si concentrano nel solo periodo di agosto quando, invece, nei Sibillini si registra il maggior numero di presenze dovuto perlopiù al "turismo di ritorno", il turismo cioè dei proprietari di seconde case che in questo territorio sono stimati in circa 200 mila presenze. Un movimento in crescita quindi, che ha anche generato negli anni un consistente aumento della capacità ricettiva del territorio.

Se molto si è fatto fino ad ora è pur vero che molto altro ancora si può e si deve fare. La Natura è un bene inestimabile e il compito principale di un'area protetta è la sua tutela. Educare, quindi, i visitatori assume una valenza strategica per il Parco che, in tal modo, persegue il duplice obiettivo della salvaguardia e della promozione del territorio.

Allo stesso modo è fondamentale incentivare forme di turismo che non si limitino al puro sfruttamento dell'ambiente. Questo territorio per crescere, anche economicamente, ha bisogno di permanenze più lunghe e qualitativamente migliori del turismo "mordi e fuggi". 

Anche per questo il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sta ultimando la realizzazione di un sistema di sentieri - che a breve sarà completamente fruibile - studiato per non gravare su siti particolarmente sensibili dove, invece, purtroppo, ancora si verificano situazioni di degrado inaccettabili per un'area protetta.

 

Turismo in Natura: rispetto, conoscenza e passione!
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