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Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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Maggio è il mese dei parti per molte specie di fauna: ecco cosa fare se ci si imbatte in un piccolo appena nato

E' molto importante ricordare di non toccare, non accarezzare e non raccogliere i piccoli per non trasferire su di loro odori che le loro madri potrebbero percepire come una minaccia, abbandonando il piccolo

(Visso, 10 Mag 13) Con il mese di maggio la Natura è nel pieno risveglio primaverile e molti animali selvatici sono nel massimo delle loro attività riproduttive, in particolare questo è il mese dei parti per moltissime specie di mammiferi.

Ancora una volta giova quindi ricordare quanto sia importante sapere come comportarsi di fronte ad un nuovo nato. Non è infatti improbabile imbattersi nella prole di qualche ungulato selvatico (perlopiù capriolo e cervo) tranquillamente adagiata e nascosta nella vegetazione di campi, radure o in boschi.

Questo è il consueto comportamento dei primi giorni dopo il parto che la Natura, nel corso di millenni, ha "premiato" in queste specie: i piccoli in questo modo rimangono infatti invisibili ai predatori. Le madri, per proteggerli, non stanno loro vicini - evitando in questo modo che la loro presenza possa attirare i predatori - ma a cadenze regolari li raggiungono per allattarli. Un comportamento simile - ma in questo caso in specie molto diverse - è tenuto dalla lepre e da molte specie di rapaci notturni.

E' quindi indispensabile, anche quest'anno, richiamare l'attenzione dei frequentatori di spazi aperti e della natura ricordando di non toccare, non accarezzare e non raccogliere i piccoli di questi animali, ritenendo magari che possano essere stati abbandonati. Infatti, se questi non sono feriti o in evidente difficoltà, anche una sola carezza trasferisce su di loro odori che le loro madri potrebbero percepire come una minaccia, ponendo il piccolo nella effettiva probabilità che venga realmente abbandonato.

Altrettanta cura devono avere agricoltori o chi, a vario titolo, sfalci erba o fieno: prima delle attività sarebbe opportuno percorrere a piedi i bordi dei campi (fra il campo e il bosco) in modo da verificare che non siano presenti piccoli di queste specie. Nel caso in cui vengano rinvenuti piccoli, e qualora non sia possibile rimandare l'attività di qualche giorno, questi animaletti possono essere raccolti delicatamente con guanti adeguatamente ed energicamente strofinati su erba e terra e spostati di pochi metri in luogo sicuro.

Maggio è il mese dei parti per molte specie di fauna: ecco cosa fare se ci si imbatte in un piccolo appena nato
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