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Parco Naturale Regionale di Piana Crixia

 

Olio di Nocciole: un racconto dell'ingegno pianese

Ferruccio Mazzega, conosciuto come "Feruccio d'i Pori", si sofferma nel dire che "i nostri vecchi sono una fonte inesauribile di sapere e dai loro ricordi si possono estrarre le gemme più preziose della nostra storia locale." Quello che segue, riguarda un racconto che gli faceva suo nonno Giovanni Borchio detto "Giuani d'i Pori", sull'olio di nocciole dei Porri, anche se che in realtà, questo prelibato prodotto, riguardava tutta Piana e una sua importante tradizione:
"L'entrata dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale ebbe forti ripercussioni anche sul normale approvvigionamento di prodotti alimentari. È così che già agli inizi del 1941 in Piana Crixia era diventato pressoché impossibile reperire l'olio d'oliva della vicina riviera ligure. Dovendosi in qualche modo ingegnare per sopperire a tale mancanza, Giovanni Borchio (classe 1903 e futuro sindaco di Piana Crixia dal 1946 al 1952) maturò l'idea di sfruttare le produzioni locali di nocciola. Non avendo a disposizione le adeguate attrezzature, pensò di adattare il suo torchio da vino e ne progettò i pezzi per convertirne la produzione.

Per realizzare le parti in acciaio necessarie, si avvalse dell'aiuto di Lequio Alberto (classe 1912) che all'epoca era dipendente della cokeria di Cairo Montenotte e prestava opera in officina. Fu così che vennero realizzati un cestello in acciaio con molti fori sulla superficie della metà inferiore, un disco superiore del diametro interno del cestello ed un piatto grande con beccuccio da posizionare sotto il cestello per la raccolta dell'olio di nocciola. Il cestello aveva un diametro di circa 15 cm ed una profondità/altezza di circa 25 cm e, quindi, una capacità di circa 4/5 litri.
Il tutto venne però realizzato all'insaputa dell'azienda e quindi si poneva il dilemma su come portare i tre pezzi al di fuori dello stabilimento. L'ostacolo venne raggirato con l'aiuto di Giuseppe Giribone detto "Piva" (classe 1911), fenomenale cacciatore cairese che all'epoca viveva a Piana Crixia. Il torchio venne finalmente adattato e il raccolto di nocciole del 1941 iniziò ad essere spremuto. Il risultato fu buono e la notizia in un istante fece il giro delle cascine di Piana e dintorni.
Non soltanto dalle cascine di Piana e frazioni, ma anche dai paesi confinanti (Santa Giulia, Langa e Serole in particolare) vennero in molti a farsi produrre l'olio delle loro nocciole.
In un secondo tempo, presso la cascina Case Soprane di Piana venne adattato un secondo torchio per il medesimo scopo.

Tutto ciò ha inciso anche sulla cucina locale in quanto il rimanente mosto di nocciola torchiata veniva comunemente utilizzato anche come condimento per le tagliatelle.
Dopo l'8 settembre 1943, iniziò la guerra civile in Italia, diventò più complicato
e pericoloso muoversi dai paesi limitrofi per giungere fino alla località Porri di Piana, pertanto da quel momento le quantità estratte di olio di nocciola sono andate diminuendo.

Sempre dell'olio di nocciole ci parla la Signora Rosanna Destefanis classe 1932, ricordando che da bambina: "c'era la guerra, dalla Riviera non arrivava l'olio d'oliva, e anche se fosse arrivato, quasi nessuno poteva permetterselo. Durante il giorno, al momento giusto, i bambini venivano mandati a raccogliere nocciole: nella notte, passando per i boschi, sarebbe arrivato "Giuani d'i Pori" con il tritatutto che aveva costruito. Così le nocciole venivano sgusciate, tritare, passate sulla stufa (ma non troppo, altrimenti se ne sarebbe andato via tutto l'olio) e schiacciate il più possibile col torchio. Quello che rimaneva era un "cruciun" compatto, anche se ancora leggermente umido. Se si aveva la fortuna di avere un po' di zucchero, i bambini ne mettevano la punta di un cucchiaino sopra e lo mangiavano. L'olio non aveva lo stesso gusto di quello di oliva, ma nemmeno di semi leggeri."

Da qualche anno a questa parte a Piana Crixia, a seguito di queste testimonianze, si è voluto mettere in produzione il prezioso l'Olio di Nocciole tostate, che grazie al suo sapore aromatico, viene abbinato ai formaggi freschi ed erborinati delle Langhe liguri e piemontesi, a carni e carpacci, così come per condire primi importanti quali gnocchi e pasta fresca.
Per produrre un litro di olio di nocciole tostate, vengono usati circa 2 chili di nocciole sgusciate che corrispondono a circa 4,5 e 5 chili di nocciole intere.

Olio di nocciole tostate di Piana Crixia
Olio di nocciole tostate di Piana Crixia
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