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Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo

 

Un regista tedesco e la scuola di specializzazione in Beni Architettonici e per il Paesaggio al Sacro Monte

(Varallo, 09 Mag 11) Chi si aspettava che l'inserimento del Sacro Monte di Varallo in un sito Unesco recasse nuove risorse sarà rimasto deluso. Il più prestigioso marchio di qualità dei beni culturali mondiali non porta fondi direttamente. Porta, invece - ce ne stiamo accorgendo - nuove occasioni di promozione gratuite che col tempo incideranno sul trend turistico.
Nella scorsa settimana il personale della Riserva regionale ha avuto l'onore di accompagnare una troupe cinematografica tedesca: la Schmidt&Paetzel Fernsehfilme GmbH di Berlino, che realizza da anni, per la stazione televisiva SWR (Süd-West-Rundfunk) in Germania, con l'accordo dell'UNESCO, film che documentano il patrimonio dell'umanità (i filmati si possono vedere anche nel sito internet www.schaetze-der-welt.de). Obiettivo del regista, Andreas Christoph Schmidt, era riprendere i luoghi più interessanti del sito dei Sacri Monti piemontesi e lombardi. Fra i sette complessi ha scelto Varallo, Orta e Oropa per sei giorni di lavoro, di cui tre spesi a Varallo. Aveva progettato di filmare cinque-sei cappelle, poi il fascino del luogo gli ha fatto estendere il canovaccio a quasi tutti i 'misteri' del Sacro Monte, le piazze e gli scorci panoramici.
Christoph Schmidt non è un neofita. Conosce bene le città d'arte e i luoghi di fede. Ha al suo attivo film su Ravenna, Paestum,Velia e ultimamente su Assisi e i percorsi di san Francesco. Attento ai modi in cui il pellegrino fruiva dei 'misteri', è entrato con la sua piccola troupe nella cappella della Crocifissione per restituirla agli spettatori con gli occhi del devoto dei tempi di Gaudenzio Ferrari. Per primo ha potuto poi riprendere la Strage degli Innocenti a cancellata completamente aperta, dopo la modifica apportatavi dalla Riserva. Le altre cappelle sono state filmate dall'esterno, ridando fascino alle grate, che il regista ha voluto valorizzare facendovi affacciare lo spettatore, proprio come un pellegrino qualunque.
Venerdì 6 maggio, invece, il Sacro Monte ha ospitato gli allievi della Scuola di specializzazione post laurea in Beni Architettonici e per il Paesaggio del Politecnico di Torino, accompagnati dalla coordinatrice del corso, prof. Wilma Fasoli e dal prof. Marco Zerbinatti. Nella sala convegni di Casina d'Adda il prof. Zerbinatti e il direttore della Riserva hanno illustrato, a voce e con immagini, nuovi temi di ricerca e soprattutto il programma di manutenzione ordinaria del patrimonio, seguito da anni dalla Riserva, argomento di grande interesse per il mondo universitario. E' seguito un giro per il complesso e l'illustrazione dei più importanti recenti restauri.
Le due visite si inseriscono in un mese di maggio fuori dal comune. Secondo le stime del Rettore l'affluenza di pellegrini da aprile all'8 maggio è raddoppiata rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Si tratta soprattutto dell'ondata di fedeli legata alle ultime tappe delle celebrazioni organizzate dalla diocesi di Milano per la canonizzazione di san Carlo. Ma in settimana è previsto anche l'arrivo di un gruppo di turisti da Monaco di Baviera, che visiteranno i sette Sacri Monti del sito Unesco, in un percorso che unirà la fruizione delle bellezze artistiche alla preghiera e agli esercizi spirituali.
Un regista tedesco e la scuola di specializzazione in Beni Architettonici e per il Paesaggio al Sacro MonteGli studenti del corso di specializzazione in Beni Architettonici e per il Paesaggio del Politecnico di Torino in visita al Sacro Monte
Gli studenti del corso di specializzazione in Beni Architettonici e per il Paesaggio del Politecnico di Torino in visita al Sacro Monte
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