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Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo

 

Crolla la Domus Aurea

Mancano i fondi per la manutenzione del patrimonio

(06 Apr 10) E' del 31 marzo scorso la notizia del crollo di parte della Domus Aurea, la grandiosa dimora di Nerone (I° secolo d.C.),  una delle massime testimonianze della cultura imperiale antica, con le straordinarie pitture che ne decorano le volte. Estesissima, con le pareti coperte di marmi pregiati e soffitti decorati d'oro e pietre preziose, la villa imperiale meritò il nome di Domus Aurea, Casa d'oro. Morto Nerone fu "cancellata" dagli imperatori successivi che ne riempirono di terra i locali fino al soffitto e vi costruirono sopra le terme di Tito e di Traiano. Solo nel XV secolo venne casualmente ritrovata, con grande clamore, proprio nel momento in cui si esplodeva il culto dell'arte antica. Pinturicchio, Raffaello e Michelangelo non esitarono ad infilarsi sotto terra per studiarne le pitture, che dal luogo in cui furono ritrovate presero il nome di "grottesche". Grande fu l'effetto sui pittori rinascimentali, come si nota in modo eclatante nella decorazione di Raffaello per le logge del Vaticano. Ma anche i più curiosi e intraprendenti artisti del nord, desiderosi di conoscere l'arte antica, vi si recarono, lasciando talora la loro firma incisa sulle pareti delle "grotte". Vi andò nel primo '500 il pittore vercellese Eusebio Ferrari, probabilmente in compagnia del giovane Gaudenzio  Ferrari che ne conservò memoria nella decorazione della volta della cappella di santa Margherita della chiesa della Madonna delle Grazie a Varallo e nelle armature dei soldati della Crocifissione del Sacro Monte. La Domus Aurea è stato un nodo cruciale per la pittura del Rinascimento e per la creazione, nel primo Cinquecento, di una lingua pittorica unitaria nella penisola, allora divisa fra diversi stati, lingue, culture e modi pittorici.                                                                                                                                       Roberto Cecchi, commissario per l'area archeologica romana,  ha spiegato in questi giorni che le gallerie della Domus Aurea erano chiuse al pubblico per il pericolo di crolli per le infiltrazioni di acqua dal giardino soprastante. Ma rischi analoghi corrono i più importanti monumenti della Roma antica, dal Colosseo al Palatino, alle Terme di Diocleziano. Ed ha aggiunto che più che di grandi investimenti straordinari una volta ogni tanto occorre disporre di pochi fondi, ma costanti, per creare un sistema di manutenzione ordinaria e sistematica di tutti i monumenti.                                                             Il Sacro Monte di Varallo è uno dei pochissimi esempi in Italia di patrimonio soggetto, per cura della Riserva regionale, ad una manutenzione ordinaria costante, poco prestigiosa per chi la finanzia e anche per chi la pratica. Non si vede, e rientra fra le spese "ordinarie", che lo stato vuole ridurre. E' più facile per un ente pubblico ottenere fondi straordinari, per restauri. E' purtroppo difficile ottenere invece quelle piccole cifre costanti per la manutenzione che evitano grandi cifre per i restauri di domani. Speriamo ne tenga conto la nuova amministrazione regionale.
Manutenzione dei tetti delle cappelle
Manutenzione dei tetti delle cappelle
Sacro Monte visto dall'alto - foto di Roberto Rosso
Sacro Monte visto dall'alto - foto di Roberto Rosso
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