Dall'Alto Medioevo all'età feudale, dall'età comunale a quella delle signorie i territori dell'alto Mincio furono contesi sia per la loro importanza economica sia per il loro ruolo strategico nell'ambito della politica militare. Pagine di storia scritte dai Canossa, dagli Scaligeri, dai Visconti e dai Gonzaga, che portarono alla costruzione di torri, rocche, castelli e recinti fortificati, opere che segnarono la divisione delle terre venete da quelle mantovane, elementi di forza preposti alla difesa del territorio ma anche parti di sistemi predisposti alla lavorazione e custodia dei prodotti e al controllo di dazi e pedaggi speciali. Veri centri della difesa del territorio e della vita amministrativa, giuridica ed economica del feudo e della comunità, elementi di organizzazione che nel corso dei secoli conobbero mutazioni d'assetto e di funzione a seconda degli eventi, della politica e delle esigenze difensive di volta in volta dettate dai governanti.
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