Il Parco in tutte le stagioni dell'anno offre al visitatore uno scenario mutevole e di straordinaria bellezza.
La primavera inoltrata è la stagione delle fioriture e, insieme all'autunno, il momento migliore per visitare paesi ed eremi. L'estate è la stagione più consigliata per percorrere i sentieri. Ottobre incanta con i mille colori delle faggete e conduce verso l'inverno che, con il suo manto bianco, rende il paesaggio particolarmente suggestivo.
La diversità degli ambienti, la ricchezza della natura, le testimonianze lasciate dalla presenza dell'uomo fanno della Majella il luogo ideale per l'attività escursionistica che consente, tra l'altro, al visitatore di scoprirla nei suoi aspetti più nascosti.
I percorsi per gli appassionati di trekking sono, a volte, lunghi e faticosi; quelli che si sviluppano prevalentemente in alta quota richiedono minore fatica, ma restano comunque impegnativi, sia per le condizioni climatiche che per le difficoltà di orientamento. Pertanto si consiglia di non allontanarsi dal tracciato dei sentieri individuati dal Parco e di affidarsi all'esperienza di personale qualificato, sia per ottenere informazioni che, eventualmente, per essere accompagnati.
L'ingresso al Parco è libero e gratuito.
Nei silenzi delle rupi e dei boschi della Maiella e del Morrone, eremiti spesso senza nome hanno cercato il deserto, simbolo della vita naturale.
Qui hanno vissuto in solitudine, privazione e preghiera. Qui hanno lasciato i loro eremi. Luoghi senza tempo fatti di nuda pietra e di immateriale spiritualità.
Nei silenzi delle rupi e dei boschi della Maiella e del Morrone, eremiti spesso senza nome hanno cercato il deserto, simbolo della vita naturale.
Qui hanno vissuto in solitudine, privazione e preghiera. Qui hanno lasciato i loro eremi. Luoghi senza tempo fatti di nuda pietra e di immateriale spiritualità.
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Qui hanno vissuto in solitudine, privazione e preghiera. Qui hanno lasciato i loro eremi. Luoghi senza tempo fatti di nuda pietra e di immateriale spiritualità.
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