Questo bellissimo e lungo percorso (oltre 12 chilometri con dislivello
massimo di 900 metri e con tempo di percorrenza di circa 6 ore)
consente di cogliere quasi tutti gli aspetti significativi della natura
e della vallata utilizzando sentieri, vecchie mulattiere e piste
forestali che evitano, per gran parte, interferenze con il traffico
automobilistico. Dalla località Ravera ci si immette su una comoda
pista che porta in località Trancera al termine di un'ampia "schiena
d'asino" e da qui si imbocca un vecchio sentiero che conduce a tutte le
mete più elevate. I rododendri diventano sempre più abbondanti e dopo
una svolta si giunge su un piccolo ripiano, il Fodarì, da cui si coglie
un ampio panorama sull'alta val Romarolo e sul Monte Cristetto. A breve
distanza, nell'ombra della faggeta, la pista si unisce con quella
proveniente da Bastianoni e, proseguendo verso destra anche al secondo
bivio, ci si porta gradualmente verso la testata del vallone.
Continuando sulla grande pista forestale che sale dolcemente si giunge
finalmente a Prà l'Abbà, il crocevia di montagna più importante della
zona, un tempo prateria a mirtilli e brugo e oggi boschetto di conifere
che conserva comunque un suo fascino. Dopo un meritato riposo si può
continuare lungo la cresta che porta al Colle Aragno: qui il paesaggio
è caratterizzato da morfologie addolcite sul versante cumianese, adatte
anche per comitive numerose, mentre il versante pinerolese costituisce
una palestra di roccia molto apprezzata e frequentata. Questo percorso,
oltre ai pregi paesaggistici e naturalistici, consente di toccare il
rilievo più elevato del Parco (M. Sperino a 1450 m) e dopo un ultimo
sforzo, il Monte Freidour, mentre, con una piccola deviazione, si può
raggiungere la depressione provocata dall'impatto di un aereo militare
inglese caduto durante la II Guerra Mondiale. Dalla cima del Monte,
dove apre le sue scure ali metalliche il monumento a ricordo degli
aviatori inglesi, se la fortuna assiste offrendo buone condizioni di
visibilità, il panorama è a 360° sulla pianura piemontese e sulla
catena alpina circostante.
Dalla porzione sommitale del Freidour, con una gradevole camminata
attraverso dei dolci saliscendi, si giunge come detto al Colle Aragno e
con alcuni zig-zag ci si porta a un incrocio dove si può decidere se
risalire il sentiero che porta ai Tre Denti oppure continuare la
discesa verso il Pian Conca Asciutta (Comba suita) dove una pista
conduce alla sorgente del Chisola (Fontana del Pieu). Riprendendo il
cammino si discende fino al bivio posto pochi metri prima del Fodarì,
da cui si può tornare al punto di partenza (Ravera), o proseguire
raggiungendo in pochi minuti la sella di Bastianoni.