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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

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Anello 9. L'Acquacheta e l'Alto Montone

Casa Ponte - Eremo dei Toschi - S. Benedetto in Alpe - Casa Ponte

CHIUSO
  • Percorribilità: A piedi
  • Interesse: Flora, Panorama
  • Partenza: Casa Ponte
  • Arrivo: Casa Ponte
  • Tempo di percorrenza: 6 h + 7 h + 6,5 h
  • Difficoltà: EE - Per escursionisti esperti
  • Lunghezza: 52 km totali (16 km + 19 km + 17 km)
  • Dislivello: 950m in salita e 700m in discesa + 600m in salita e 1000m in discesa + 900m in salita e 800m in discesa
  • Mezzi pubblici: LINEA 189 con partenza da Forlì fino a Tredozio (Start Romagna)
  • Punti di appoggio: Eremo dei Toschi, Ostello Ristorante Il Vignale, Rifugio Prato Bovi

Faggi e alberti monumentali, crinali, pascoli, il Lago di Ponte, le cascate dell'Acquacheta e del Lavane, panorami e torrenti: un itinerario incredibilmente vario tra le valli del Tramazzo e del Montone, nella parte più settentrionale del Parco dove si respira l'aria della Romagna rurale e forestale.

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I prati del valico dei Tre Faggi
I prati del valico dei Tre Faggi
Lago di Ponte
Lago di Ponte

Prima tappa. Dal rifugio Casa Ponte si giunge all'omonimo Lago. Camminando sulla riva destra giungiamo al punto di partenza del  Sentiero Natura. Seguendo il sentiero 559 giungiamo su una strada e all'imbocco del 553. Il Cozzo del Diavolo è il primo rilievo del lungo crinale che ora ci manda verso occidente fino a Passo Peschiera. Qui attraversiamo la strada e risaliamo il lato opposto e dopo appena un chilometro svoltiamo a sinistra per immetterci nel sentiero numero 429. Il crinale è panoramico e punta verso sud: una ripida discesa ci porta a Pian Baruzzoli e, restando ai margini delle recinzioni, attraversiamo i pascoli e ci rituffiamo nel bosco. Alberi, felci, un cancello e siamo davanti alla cascata dell'Acquacheta e, dopo pochi passi sulla destra, alla cascata del Lavane. Oltre il guado si sale fino alla Pian dei Romiti. In alto a sinistra ci sono le vecchie abitazioni del complesso che fu abitato dai monaci. Sulla sinistra il ponte in legno è il riferimento per ripartire. Al sopraggiungere del primo guado se l'acqua non è eccessiva proseguiamo sulla destra in mezzo alla valle, guadando altre volte il torrente. Un enorme salice caduto a terra ci avvisa che ora di uscire dalla valle andando in alto a sinistra lungo una strada di terra attorno alla quale si allarga il panorama. Vediamo presto il segnale che ci guida al termine della nostra tappa giornaliera: in 15 minuti scendiamo all'Eremo dei Toschi.
6 ore, 16 chilometri di lunghezza, 950 m di dislivello in salita, 700 m in discesa

Seconda tappa. Dall'Eremo risaliamo fino alla strada da dove siamo arrivati il giorno prima, che seguiamo per due chilometri. Quindi il sentiero scarta a sinistra salendo sul crinale in direzione sud. La strada la ritroviamo a Colla dei Lastri ma solo per pochi minuti dopo di che ancora a sinistra, per i prati di Fiera dei Poggi e infine al Passo del Muraglione. Oltre l'antico muro partono tre sentieri: il nostro è quello centrale. Giunti sullo stradello dei Tre Faggi svoltiamo a sinistra e ci camminiamo a lungo accerchiati da una bella faggeta che un passo dopo l'altro diventa una compagna discreta e protettiva. Dopo aver toccato il punto più alto di Monte Pian Casciano si scende fino al Passo del Bucine. Qui ci accolgono grossi faggi, una strada di ghiaia e il panorama su Castel dell'Alpe. Prendiamo la strada sulla sinistra, attraversando i pascoli di Pian d'Astura, per scendere fino a San Benedetto in Alpe. Chi alloggia all'Ostello Vignale deve salire nella parte alta del centro abitato; chi alloggia al rifugio di Prato di Bovi deve percorrere un tratto di asfalto e poi il sentiero 427, guadagnando circa un'ora sul percorso del giorno successivo.
7 ore, 19 chilometri di lunghezza, 600 m di dislivello in salita, 1000 m in discesa

Terza tappa. Il sentiero 427 si incontra in località Balducce e fa da collegamento tra San Benedeto e Bocconi: l'andamento è stretto e un po insidioso, ma spettacolare perchè affacciato sul fiume Montone. L'arrivo a Bocconi, dopo circa 3 ore è preannunciato dal bellissimo ponte in pietra che ci manda sull'altra sponda e nella via centrale del paesino. Giunti sulla strada andiamo a sinistra e troviamo l'imbocco del sentiero 425. Una salita costante ma non impervia, prima boschi di latifoglie poi di conifere. Sul crinale ci accoglie una strada di ghiaia e, andando a sinistra al bivio verso Monte Collina, i grandi faggi di Fonte del Bepi. Solo dopo aver preso a destra per il sentiero 565°, conosceremo però il più bel faggio di questa zona: il gigante del Tramazzo. Foto di rito e si riparte per percorrere tutta la Valdanda. All'improvviso compare in basso a destra una strada: conviene camminarci e dopo pochi minuti si svolta a sinistra per rientrare nella faggeta della parte bassa della valle. Quando il torrente si avvicina è tempo di svoltare a sinistra, compiere un paio di guadi e prepararsi all'ascesa finale che termina al Lago di Ponte.
6,5 ore, 17 chilometri di lunghezza, 900 m di dislivello in salita, 800 m in discesa

Sentiero Natura di Lago Ponte
Sentiero Natura di Lago Ponte
L'alta valle del Tramazzo
L'alta valle del Tramazzo
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