Parco Nazionale dell'Appennino Lucano
Val d'Agri - Lagonegrese

(Marsiconuovo, 09 Set 14) Il presidente del Parco dell'Appennino Lucano Domenico Totaro ha partecipato alla due giorni organizzata dal WWF Italia, presso L'Oasi pantano di Pignola, sul tema "Quale Educazione per il futuro?", in occasione della conclusione del Decennio UNESCO per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, indetto nel 2005. Il seminario, che si è svolto il 5 e 6 settembre scorsi, si è aperto con la tavola rotonda dedicata al ruolo culturale, educativo e formativo dei parchi e delle aree naturali protette nell'ambito dei sistemi formativi legati all'educazione ambientale. Il presidente Totaro è intervenuto al seminario, moderato dal Franco Ferretti, del WWF Italia, insieme a direttore del Parco Nazionale del Pollino Annibale Formica, a Cesare Veronico, Presidente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, a Maria Carmela Santoro, Dirigente Generale Dipartimento Ambiente e Territorio- Regione Basilicata, e al direttore del parco dei Monti Sibillini, Franco Perco, collegato in videoconferenza.
"Nella pur breve vita del nostro Parco – ha detto il presidente Totaro- abbiamo investito fin da subito sulle guide e sugli educatori, ritenendo quella della formazione una mission fondamentale del Parco, senza trascurare di rivolgerci, con progetti mirati, anche alle scuole per educare ai valori dell'ambiente e della natura i giovani studenti. Da questo punto di vista molto valida è stata la collaborazione con i CEAS presenti sul territorio del Parco. Per ciò che concerne la formazione in senso lato penso che ci sia un aspetto trasversale, che va oltre il ruolo degli addetti ai lavori, e questo aspetto riguarda tutti gli stakholder del territorio e gli abitanti del Parco. A tal proposito ho pensato che lo strumento migliore fosse proprio la Carta Europea del Turismo Sostenibile, il cui iter ha permesso di mettere in rete tutti coloro che operano a vario titolo nell'area protetta, a partire proprio dalle amministrazioni locali, e che devono essere ugualmente raggiunti da adeguate azioni formative".
Il presidente si è poi soffermato sulla necessità di una formazione che travalichi i confini di ciascuna area protetta e di ciascuna regione. "Sarebbe opportuno –ha sottolineato- che si procedesse verso la creazione di un campus, una scuola dei parchi del Mezzogiorno, che potrebbe vedere come locomotiva proprio la Basilicata che, con due parchi nazionali e due regionali e un notevole patrimonio di biodiversità, è al centro di un più grande sistema naturale da conoscere e promuovere, che è appunto il Mezzogiorno d'Italia".