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Parco Nazionale dell'Appennino Lucano
Val d'Agri - Lagonegrese

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Expo&Territori a Pignola, oasi di biodiversità e patria del fagiolo rosso

(Marsiconuovo, 24 Ott 15) L'evento del programma Expo&Territori, legato alla grande manifestazione internazionale Expo 2015, che si è svolto a Pignola, presso l'Oasi WWF del Bosco Pantano, ha avuto come protagonista il fagiolo rosso scritto, centro di una tavola rotonda, dal titolo "La biodiversità nel Parco", in cui si è parlato del patrimonio di natura animale e vegetale di cui quest'area naturalistica e il territorio che la circonda sono ricche.
All'incontro, organizzato dal Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, in collaborazione con il comune di Pignola, hanno preso parte esperti, produttori e rappresentanti istituzionali.
L'importanza che il fagiolo rosso scritto, oggi presidio slow food, riveste per l'intero territorio in cui si coltiva è un dato di fatto sottolineato da tutti coloro che sono intervenuti, così come il rilievo ambientale che riveste questa zona, con i suoi boschi vetusti e la ricca avifauna che la popola, al centro delle relazioni degli esperti naturalisti.
Sollecitato dai diversi interventi che si sono susseguiti, il presidente Totaro ha spiegato come nasce la scelta di svolgere le iniziative di Expo&Territori preferenzialmente nei comuni che hanno prodotti tipici tutelati. Partendo dal tema di Expo, che è "Nutrire il pianeta. Energia per la vita", il presidente ha spiegato che "il ministero ha scelto 14 Parchi nazionali, tra i 24, che sono quelli che hanno più prodotti IGP. Tra questi c'è il nostro Parco che ha due importanti IGP e un DOP. Possiamo affermare perciò che questa scelta ha premiato la laboriosità dei lucani. La creazione di Expo&Territori –ha poi affermato- parte dalla necessità di stare sui territori, che è la nostra mission, per far capire agli abitanti cosa significa vivere in un parco naturale."
Quanti ai temi che hanno caratterizzato i vari eventi, ha proseguito Totaro "ci sono stati suggeriti dal ministero dell'ambiente, e sono: l'archeologia, che è un tema forte del nostro Parco grazie alla presenza del sito di Grumentum, e che pur essendoci singole professionalità molto valide, non è valorizzato in modo appropriato perché non c'è il sistema che possa dare risposte adeguate al turismo archeologico, che è in forte crescita; il tema dei castelli che vuol dire valorizzazione della storia dei luoghi, per il quale abbiamo scelto Brienza; la biodiversità, tema per il quale abbiamo puntato sul 'rumit-uomo albero' quale simbolo del rapporto tra l'uomo e la natura, molto forte nel nostro Parco, e sul turismo di ritorno come opportunità per tanti nostri conterranei che, pur venendo dall'estero a visitare l'Italia, non conoscono la ricchezza di natura che c'è nella loro terra d'origine e l'opportunità di trascorrere anche qui da noi una vacanza sana e rilassante; infine il tema dell' enogastronomia legata ai prodotti tipici e alla nostra cucina, che abbiamo cercato di far conoscere nelle vetrine di Expo. Su questo cerchiamo di fare la nostra parte con il marchio ombrello, ma occorre disciplinare le produzioni e favorirne la crescita anche in termini di quantità."
"La strategia sulla biodiversità –ha concluso il presidente- è fondamentale per i Parchi, e noi abbiamo cercato di mettere a sistema e di coordinare le ricerche che sono state fatte su questo tema e nel contempo di promuoverne delle nuove. La peculiarità della biodiversità del nostro Parco è che il territorio, con le sue cinque cime, è un corridoio naturale fra due grandi polmoni verdi che sono il Pollino e il Cilento.  Uno dei punti di forza di questo turismo sono le guide ufficiali. Ne abbiamo formate un buon numero già da qualche anno e ora se ne aggiungono altre venti, ma devono imparare a stare sul mercato perché il sistema naturalistico è un grande attrattore per i territori."

Expo&Territori a Pignola, oasi di biodiversità e patria del fagiolo rosso
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