Prodotti tipici e sviluppo, l'impegno del Parco Appennino Lucano per un territorio certificato
(Marsiconuovo, 01 Set 16) Le sagre dei prodotti di eccellenza della Val d'Agri, e del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, hanno fatto registrare anche quest'anno un buon successo di presenze e di gradimento, segno che la ultratrentennale esperienza e la continuità data agli eventi da comuni e associazioni dà buoni frutti. Le manifestazioni enogastronomiche dedicate ai Fagioli di Sarconi IGP e al Canestrato di Moliterno IGP, che hanno raccolto consensi sia dai cittadini della Val d'Agri che dai tanti visitatori venuti da fuori, dimostrano che i prodotti tipici stanno diventando sempre più veicolo di promozione dell'intero territorio, e non solo occasione di feste popolari e celebrazione di antiche tradizioni agricole. Partendo da questi dati positivi occorre capitalizzare i risultati maturati nel tempo sulla scia di quanto finora ha già messo in campo il Parco dell'Appennino Lucano al fianco di produttori e amministrazioni locali. Grande importanza riveste in tal senso la creazione del "Marchio Ombrello" del Parco, a cui l'Ente sta già lavorando in collaborazione con ex INEA e CRA, a cui è stato affidato lo studio per una proposta progettuale di paniere del Parco. L'obiettivo del progetto è quello di creare un marchio di qualità che non si riferisca solo ai prodotti, ma che coinvolga il territorio e il settore agroalimentare, come sistema di produzioni tipiche e di offerta turistica organizzata. In questa prospettiva, al "Marchio Ombrello" del Parco potranno aderire le strutture ricettive e quelle turistiche che, insieme alle aziende produttrici e a quelle di trasformazione del prodotto, rappresentano una vera e propria filiera dell'offerta turistica enogastronomica che verrà così certificata nel suo valore complessivo. Tutto ciò che è riconducibile al recupero delle tradizioni e della cultura dei luoghi, che è strettamente connessa ai prodotti e al loro impiego nella gastronomia tipica, rappresenta un valore aggiunto che contribuisce ad accrescere l'attrattività dell'intero territorio che si identifica nelle sue produzioni.
Il brand del Parco può sicuramente rappresentare il punto di sintesi di questo processo virtuoso che, legando natura, cultura e gastronomia, sotto un unico marchio, può comunicare all'esterno un'idea unitaria di territorio come contenitore di esperienze e saperi da vivere nel contesto naturalistico dell'area protetta. Mi sembra questo il modo più appropriato di promuovere e mettere a frutto anche i prodotti tipici non ancora certificati ma sicuramente di elevata qualità, come il Prosciutto di Marsicovetere il cui percorso di certificazione è sostenuto dall'Ente Parco e, pur essendo in ritardo per problemi amministrativi, verrà certamente rilanciato. Le azioni di promozione che il Parco sta svolgendo vanno già nella direzione del brand unico territoriale, come dimostra la presenza di aziende produttrici del territorio a Eataly Bari. Alcune di esse hanno già stretto con il circuito nazionale Eataly accordi commerciali che porteranno di sicuro beneficio sia alle aziende che al territorio. Per tutti questi motivi mi trovo d'accordo con l'associazione Bene Comune che ha caldeggiato la costituzione del paniere unico del Parco dell'Appennino Lucano, mentre prosegue il nostro lavoro di promozione e valorizzazione del territorio, che ha già ricevuto il riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile, che ci impegna ad elevare la qualità dell'offerta turistica.
