Vai alla home di Parks.it
 

Per il SIC del Bosc Grand un primo si dei Comuni.

Avviato il programma per approvare il piano di gestione del territorio delle antiche foreste e dei sentieri dei pellegrini.

(Moncalieri, 30 Lug 14) P { margin-bottom: 0.21cm; }

Ad un anno dall'avvio del dialogo aperto dal parco con i comuni interessati dal Sito di Interesse comunitario del Bosc Grand, un grande passo positivo è stato fatto i questi giorni con l'adozione preliminare del piano di gestione del sito comunitario da parte dei tre consigli comunali di Castagneto Po, Casalborgone e Rivalba.


Dopo che l'ente aveva condiviso con i comuni e la Regione Piemonte la gestione affidata al parco regionale, superando diffidenze e polemiche durante per anni e prevedendo un lavoro in continuo ascolto con i comuni, il tavolo di consultazione previsto dalla convenzione con l'ente parco, ha permesso di discutere il testo del piano di gestione che definisce nel dettaglio le norme e i comportamenti da tenere per la gestione del territorio boschivo e non solo che di estende per 1444 ettari sulle colline intorno a Chivasso.


La consigliera del parco Matilde Casa, Sindaco di Lauriano ha dichiarato. "Un risultato che va a merito di tutti a partire dai comuni che hanno, dopo il rinnovo amministrativo, sbloccato una situazione che rischiava di non permettere l'avvio di una importante fase di gestione di un territorio interessante sia sotto il profilo ambientale che turistico."


Il direttore del parco Ippolito Ostellino ha commentato con soddisfazione: " Si conclude una prima tappa, grazie all'apporto fondamentale della struttura tecnica dell'ente, del percorso di ascolto e unione che permetterà a questo comprensorio naturale e paesaggistico di grande interesse e importanza di essere anche scenario per i cammini naturalistici, culturali e di fede che il parco sta promuovendo nell'ambito del progetto di valorizzazione della sentieristica della collina torinese."


Il patrimonio di natura che il SIC del Bosc Grand conserva al suo interno è descrivibile come "i boschi dell'antichità a 20 km in linea d'aria da Torino". L'area è stata istituita infatti in quanto area boscata di elevata superficie alla porte di un'area metropolitana come la Città di Torino per la tutela di ambienti forestali e di specie animali e vegetali. Tra gli ambienti boscati sono presenti gli acero-tiglio-frassineti di forra e i boschi di ontano (alneti), e tante specie che ci parlano ancora oggi delle antiche foreste che popolavano il territorio torinese nell'ultimo milione di anni. Sono di rilevante interesse botanico la presenza di faggi relitti da periodi glaciali presenti sui versanti esposti a Nord, con il più grande esemplare di faggio si trova nella riserva del Bosco del Vaj (il Grande Faggio) e anche la specie relitta del Pino silvestre, anch'esso ricordo di epoche antiche, ma di quelle che erano comprese fra le fasi glaciali, più miti e calde.

Tra gli habitat forestali sono anche importanti i querco carpineti con presenza di rovere, cerro e carpino. In tale habitat è possibile vedere la Ro Verda (Quercus crenata) un ibrido sempreverde tra un cerro e una sughera di notevoli dimensioni e maturità, oltre a tante specie vegetali erbacee ed arbustive come  il capelvenere, il fior di stecco, il rododendro, il giglio martagone, il gladiolo embricato tutte specie rare o fuori areale di diffusone.

Tra le presenze faunistiche meritevoli di rilievo vi è il Picchio nero nidificante, legato a boschi maturi e stabili, il succiacapre, presente e nidificante in praterie aride e campi, il moscardino, specie legata ad ambienti forestali e alcuni insetti tra cui l'appariscente Cervo volante, anche'esso legato a boschi maturi.


Il territorio boschivo che sorge sulle colline fra i comuni è anche stato individuato di recente dal parco come l'itinerario di collegamento con il grande percorso di collegamento della Superga Vezzolano Crea, con itinerari che sono allo studio e che potranno anche interessare l'area del sito previa verifica delle titolarità di passaggio.


Sono consultabili informazioni ed immagini al sito web http://www.boscgrand.eu/cms/index.php

share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese - p. iva 06398410016