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Aperto il procedimento di precommissariamento per l'Ente Parco del Po e Collina torinese. Il punto di vista del Presidente Valter Giuliano

(Moncalieri, 23 Giu 17) Con la Deliberazione n.35 – 5176 della Giunta Regionale, in data 12 giugno 2017 è stato notificato all'Ente l'avvio della fase di precommissariamento, ingiungedogli di indire un Consiglio per l'approvazione del Bilancio e di altri atti obbligatori entro 20 gg.

Non posso in qualità di Presidente e legale rappresentante dell'Ente non richiamare che, oltre a quanto recitato nel suddetto provvedimento ovvero: «Con la nota prot. n. 1277 del 28 maggio 2017 il Presidente del Consiglio (n.b. con la nuova legge il Presidente non è più Presidente del Consiglio ma organo separato dell'Ente di gestione, insieme al Consiglio e al Presidente della Comunità) ha informato l'Amministrazione regionale dell'impossibilità di pubblicazione dei verbali stante la mancata approvazione degli stessi da parte dell'organo consiliare», in qualità di Presidente ho anche provveduto a informare che ogni verifica sulla inadempienza degli organi dell'Ente, poteva e può essere svolta attraverso l'accesso alle registrazioni delle sedute del Consiglio richieste dagli stessi Consiglieri e conservate presso l'Ente.

Sul tema, se la Giunta regionale avesse avuto cura di verificare l'andamento delle riunioni di Consiglio, pur nella loro impossibilità ad essere verbalizzate, avrebbe evinto che il Presidente ha ritenuto irricevibile la proposta all'ordine del giorno con oggetto " Sfiducia nei confronti del Presidente", suffragato in ciò dal parere dell'ufficio tecnico. Non solo, ma con e- mail inviata via PEC alla Regione Piemonte (in data 24.03.2017) nelle persone del Direttore, del Dirigente e per conoscenza all'Assessore, il Presidente ha chiesto, nell'imminenza delle riunione, un parere sull'atteggiamento da assumere nella circostanza.

La richiesta è, ad oggi, inevasa da qualsivoglia delle persone in indirizzo.

Voglio quindi pubblicamente, per trasparenza e garanzia di accesso a tutte le informazioni pubbliche, segnalare che quanto richiamato nel provvedimento della Giunta regionale in relazione alla "irritualità dello strumento utilizzato" - citata a proposito della « e-mail inviata dal Vice-Presidente dell'Ente in data 20 aprile 2017» con cui è stata trasmessa all'Amministrazione regionale la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente ...», non sia da considerarsi solamente "irrituale", ma anche e soprattutto priva di alcun significato amministrativo e dunque ininfluente dal punto di vista della ratio legislativa in virtù della quale si è dato corso alle procedure commissariali. Si tratta e resta un atto dal profilo puramente politico che nulla ha a che vedere con gli obblighi e le responsabilità di legge.

Per tali ragioni sottolineo il mio personale stupore nel constatare l'inserimento di una valutazione di tale peso in un documento così importante come l'atto della DGR regionale, che diviene pubblico attraverso la pubblicazione sul BUR, con tutti i conseguenti danni di immagine per la mia persona.

È inoltre da segnalare a corollario conseguente, che tale mozione, in assenza dell'acquisizione del parere dell'altro organo dell'Ente - ovvero del Presidente - non possa certo essere acquisita come elemento per determinare «la compromissione dell'indispensabile rapporto collaborativo che deve sussistere tra il Presidente e gli altri componenti dell'organo consiliare»; una affermazione quest'ultima che non trova peraltro alcun sostegno giuridico legilslativo nella vigente legge n. 19/2009 e s.m.i., secondo la quale il Presidente risponde esclusivamente al Presidente della Giunta e, semmai, alla Comunità del Parco che contribuisce alla nomina del Presidente.

Non risulta, peraltro ed in merito alle responsabilità di rappresentanza e rapporto di fiducia tra nominante e nominato, che i Consiglieri abbiano consultato la Comunità del Parco né le organizzazioni agricole e ambientaliste (che li hanno nominati) prima di presentare la "loro" mozione di sfiducia al Presidente. Elemento questo che è stato peraltro messo a verbale della recente seduta della Comunità da parte di alcuni Sindaci o rappresentanti dei Comuni del Parco, a dimostrazione del fatto che le procedure seguite dai Sigg. Consiglieri presentano numerosi punti di claudicanza giuridica.

Il Presidente intende quindi contestare, nelle sedi che riterrà più opportune, le affermazioni contenute nella mozione, che ne ledono gravemente l'onorabilità e che andranno dimostrate. In ogni caso la mozione non contiene alcun rilievo sulle attribuzioni che la legge affida al Presidente e sulla loro regolare applicazione nella conduzione dell'Ente stesso.

Il Presidente, adempiuti i propri obblighi di legge, così come fatto sempre in passato, conferma, come già fatto con nota n.1121 del 9 maggio 2017 e successivamente con nota prot. n.1325 del 31 maggio 2017 e richiamato nella suddetta , la richiesta di dare seguito «alle procedure di commissariamento nei confronti del Consiglio per le reiterate omissioni di atti obbligatori per legge», richiamate le disposizioni, come più sopra illustrato, e sottolineando nuovamente in ciò che dei tre organi dell'Ente definiti dalla legge – Presidente, Consiglio, e Comunità – l'unico a non aver adempiuto agli incarichi di legge risulta essere il Consiglio.

Sulla base di questi rilievi e motivazioni ho pertanto proceduto a invitare, con nota specifica inviata agli Amministratori regionali competenti, a porre adeguata attenzione agli aspetti legislativi prima elencati ed alla perfetta distinzione tra i ruoli e le conseguenti responsabilità che sono in carico ai diversi soggetti coinvolti nella vicenda, che vede l'Ente da me presieduto in gravi difficoltà generate da atteggiamenti che hanno generato solamente danni a suo carico e che ho già stigmatizzato e segnalato agli organi regionali competenti.

Il Presidente Valter Giuliano


Allegati:
Aperto il procedimento di precommissariamento per l'Ente Parco del Po e Collina torinese. Il punto di vista del Presidente Valter Giuliano
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