Il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino e il suo ruolo di sequestratore di CO2
(15 Dic 21) La secolare gestione forestale del Bosco delle Sorti della Partecipanza ha garantito la conservazione di uno dei più significativi esempi di bosco di pianura del Nord Italia. Dal 2006, il bosco ha ottenuto la certificazione secondo lo standard internazionale FSC® di gestione forestale e catena di custodia.
Questa attestazione avvalora la conformità agli obiettivi di salvaguardia derivanti dall'istituzione del Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi e del Sito Rete Natura 2000 (Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale Bosco della Partecipanza di Trino - IT1120002).
Inoltre, ha contribuito ad accrescere la consapevolezza dell'importanza di una gestione basata sulla pianificazione forestale, che tenga in considerazione i risultati del monitoraggio e il confronto con i portatori di interessi, oltre che gli aspetti legati alla sicurezza dei lavoratori e dei soci.
Il 2 dicembre scorso presso la sede di Cascina Guglielmina a Trino si è tenuto in presenza un incontro con gli Stakeholders per confrontarsi sui principali aspetti della gestione forestale sostenibile perseguita dall'antica comunione.
Dopo trent'anni di gestione forestale pianificata, l'habitat forestale è migliorato attraverso l'aumento della biomassa legnosa, della necromassa, del numero di querce di grandi dimensioni presenti nel bosco e il contrasto alle specie esotiche infestanti.
Nel 2021, la certificazione di gestione forestale responsabile si è arricchita con la certificazione per due servizi ecosistemici: la Conservazione della Biodiversità e il Sequestro e stoccaggio di carbonio. Questo importante traguardo è stato conseguito grazie al supporto del PSR Piemonte, Misura 16.8.1, che vede la Partecipanza come protagonista e animatore di un'importante azione di pianificazione forestale a scala interprovinciale, con la partecipazione di operatori della filiera e pubbliche istituzioni.
Le foreste rivestono la fondamentale funzione di sequestratori di anidride carbonica (CO2) il principale gas a effetto serra: grazie al processo della fotosintesi, il carbonio viene utilizzato per la formazione dei tessuti vegetali nella cellulosa e nella lignina.
Dal sequestro della CO2 deriva, dunque, un miglioramento climatico proprio perché questo gas serra viene sottratto all'atmosfera. Per convenzione, una tonnellata di CO2 sequestrata corrisponde a un credito di carbonio che può essere scambiato sul mercato internazionale come compensazione alle emissioni derivanti da attività produttive o da cui derivano emissioni di gas a effetto serra.
Questi crediti di carbonio sono quindi un prodotto del bosco commerciabile tanto quanto i prodotti legnosi.
La gestione sostenibile di un bosco, orientata al mantenimento e al miglioramento delle sue caratteristiche naturali, alla sua equilibrata rinnovazione e a cicli di utilizzo consoni con trattamenti poco invasivi, consente un maggiore e più duraturo accumulo di carbonio rispetto alla gestione ordinaria orientata alla produttività del breve periodo. Una foresta gestita secondo i canoni della sostenibilità contribuisce a migliorare il bilancio delle emissioni nette di gas a effetto serra e alla mitigazione del rischio climatico, andando a garantire gli obiettivi di interesse pubblico.
A partire dall'istituzione dell'area protetta avvenuta nel 1991, la gestione selvicolturale è andata sempre più nella direzione di pratiche sostenibili a tutela della biodiversità, addirittura superando il livello del dettato normativo. Con l'attuale gestione forestale indirizzata all'aumento della biomassa si ritiene possano considerarsi eleggibili a costituire crediti di carbonio almeno 1700 t all'anno, quote vendibili come crediti di carbonio volontari: il respiro dell'antico bosco, oggi più che mai, ci può aiutare a migliorare l'atmosfera! IL Bosco della Partecipanza di Trino è parte della Foresta condivisa del Po piemontese.
