Vai alla home di Parks.it
 

Cervo volante: ottima annata il 2023, ma il loro numero è sufficiente per dire che il bosco è in salute?

Ultimati i conteggi nelle Aree protette del Po piemontese

(27 Lug 23) Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese anche quest'anno ha terminato il monitoraggio di cervo volante, impegno che deriva dalla direttiva europea Habitat. Ogni anno si svolge tra la fine di giugno e la fine di luglio, quando la specie nel periodo più caldo dell'anno raggiunge il picco di attività ed è il momento della riproduzione. Il motivo della conta è che quell'insetto è un formidabile indicatore dello stato di salute dell'ambiente.

In tutti i 24 siti della Rete Natura 2000 in capo all'Ente-Parco i dati della sua presenza vengono raccolti a campion. I guardaparco, il tecnico faunistico e i volontari che li affiancano - per inciso è possibile diventare volontari delle Aree protette del Po piemontese facendone domanda all'Ente-Parco - prendono nota degli esemplari che vedono durante le loro perlustrazioni serali.

Nella Zona Speciale di Conservazione della Collina di Superga (ZPS IT1110002), all'interno del Parco naturale omonimo, il conteggio viene realizzato in modo diverso, attraverso il transetto, metodo indicato dalle linee guida ministeriali che consiste nel rilevare gli esemplari percorrendo un percorso prestabilito più volte in giorni diversi: nei boschi di Superga sono stati individuati quattro transetti, percorsi per cinque volte durante il mese di luglio.

Tirate le somme il risultato è una sorpresa: il 2023 è stata una annata eccezionale, gli avvistamenti sono più che raddoppiati rispetto al 2022 e a Superga sono stati osservati oltre 100 individui.

Altra notizia positiva è che per la prima volta nel 2023 il cervo volante è stato visto anche al Bosco del Gerbasso a Carmagnola (ZPS e ZSC IT1110024 Lanca di San Michele) e nella Zona di Protezione Speciale del Meisino a Torino (IT1110070), segno che quei boschi lasciati per anni alle leggi della natura hanno trovato il loro giusto equilibrio.

Ma tutto questo basta per dire che i boschi sono in buona salute? Non proprio, perché rispetto allo standard richiesto i cervi volanti sono comunque troppo pochi.

La ragione è che il legno morto lasciato a terra è poco rispetto al necessario, è un elemento prezioso che non può mancare in un contesto naturale ed è vitale per il cervo volante. Solamente negli ultimi anni il regolamento forestale regionale obbliga a lasciare nel bosco la quantità adeguata di legna, il cervo volante ha però lunghi cicli di riproduzione e ci vorrà tempo prima che il numero di individui aumenti.

In luglio la loro attività all'imbrunire è frenetica, i maschi volano e lottano tra di loro, le femmine li attendono a terra. Soprattutto i maschi hanno lunghe 'corna' robuste, strutture che fanno venire in mente i palchi dei cervi, da cui il nome cervo volante, e che in realtà sono enormi mandibole, inoffensive, anche se appaiono temibili.

La specie è stata associata a diversi alberi, tra cui la quercia, il tiglio, il faggio, il salice e l'ippocastano, dunque, proprio perché quest'ultimo è molto usato come albero ornamentale questi insetti si possono trovare anche in luoghi inaspettati come i viali cittadini, hanno un aspetto minaccioso ma non vi possono fare alcun male, ricordate che sono operatori forestali di grande caratura: nutrendosi di legno morto contribuiscono alla formazione dell'humus, ossia della parte più attiva della sostanza organica del terreno, che è vita e dà vita.

Il 31 luglio si celebra ogni anno la giornata mondiale del guardaparco (World Ranger Day), istituita per commemorare i guardaparco uccisi o feriti durante lo svolgimento della loro attività e per sottolineare l'importanza del loro lavoro, incluso quindi anche il monitoraggio di cervo volante.

Censimento di cervo volante maschio (Foto di Roberto Gamba)
Censimento di cervo volante maschio (Foto di Roberto Gamba)
Censimento di cervo volante a Superga (Foto di Andrea Miola)
Censimento di cervo volante a Superga (Foto di Andrea Miola)
Cervo volante femmina (Foto di Andrea Miola)
Cervo volante femmina (Foto di Andrea Miola)
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese - p. iva 06398410016