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SuINNOVA: nelle Aree protette del Po piemontese conclusa la prima fase del progetto di studio di tecnologie innovative in campo per l’eradicazione della Peste Suina Africana.

(24 Ago 23) La conferma del primo caso di peste suina africana in Lombardia, in aggiunta alla recente comparsa del virus in Calabria e Campania, sono segnali preoccupanti che richiamano alla necessità di rendere sempre più efficaci le azioni di contrasto alla diffusione della malattia.

Il progetto SuINNOVA - Peste Suina Africana – studio di tecnologie innovative in campo per l'eradicazione della malattia, che vede la forte partecipazione dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, risponde a questa esigenza: con l'ultima sessione di trappolamento, che si è tenuta a inizio agosto nel Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi, aree protetta in capo all'Ente-Parco, si è già conclusa la prima fase operativa del progetto sperimentale, per la parte relativa alla definizione dei protocolli di cattura dei cinghiali più idonei a contribuire alla risoluzione del problema, in relazione ai diversi contesti ambientali interessati dalla malattia.

Il progetto, coordinato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e realizzato in collaborazione con l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l'Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese, prevede la sperimentazione di una trappola innovativa denominata "PIG BRIG" e la successiva comparazione, in termini di efficienza e praticità di utilizzo, con le metodologie di cattura attualmente in uso.

Scopo del progetto è quello di valutare la capacità di cattura della PIG BRIG, la maneggevolezza e la versatilità rispetto alle condizioni locali, la possibilità di garantire le indispensabili condizioni di biosicurezza, il personale necessario, i costi di impiego. Le conoscenze pratiche acquisite nel corso del progetto verranno sintetizzate in un manuale corredato da percorsi formativi per il personale coinvolto in attività di cattura.

La trappola PIG BRIG è costituita da una rete di nylon a maglia quadrata, di forma circolare, sostenuta da alberi e/o paletti e parzialmente ancorata al terreno tramite picchetti. Questa tipologia di trappola è stata ideata appositamente per ottimizzare le catture di cinghiale in qualunque situazione ambientale (dalle aree boschive, anche montuose, alle zone paludose e/o planiziali agricole). La trappola, infatti, oltre a permettere catture multiple, offrendo la possibilità di rimuovere anche interi branchi in una sola cattura, è facilmente trasportabile e con soli due operatori può essere allestita in qualunque contesto.

Il progetto sperimentale ha visto impegnati il tecnico faunistico e i guardaparco dell'Ente-Parco in un lavoro attento e costante di collaborazione con i soggetti coinvolti e di assistenza alle operazioni, per la scelta dei siti, la pasturazione, il montaggio delle reti, il coordinamento degli operatori addetti alle catture e lo smaltimento delle carcasse.

La ripresa delle attività sperimentali di trappolamento è prevista per il prossimo settembre.

Immagine ISPRA Andrea Monaco
Immagine ISPRA Andrea Monaco
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