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Sul sito della Rete Rurale Nazionale è stato pubblicato un video che racconta il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino

Eccellenza delle Aree protette del Po e della Foresta condivisa del Po piemontesi

(12 Dic 23) Un'ottima notizia per l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese: il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, uno dei tesori del suo territorio, situato all'interno del Parco naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi, di Rete Natura 2000 e della Foresta condivisa del Po piemontese, si racconta sul portale 'Rete Rurale Nazionale' che fa capo al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste: https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/25375

"Zattera galleggiante" tra le risaie vercellesi, il Bosco della Partecipanza, con i suoi 600 ettari, è la più estesa superficie forestale della Pianura Padana. La Storia riporta al 1275, anno in cui un marchese del Monferrato donò una foresta al Comune di Trino, vincolandone l'utilizzo alle famiglie trinesi.

Oggi il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, proprietà collettiva di circa 800 soci, detto "delle sorti" proprio perché è la sorte, attraverso un sorteggio, a decidere in quale particella ciascun socio può prelevare il legname, fa parte del catalogo nazionale dei paesaggi storici: Registro nazionale paesaggi rurali storici - Piemonte.

Come spiegano il Primo conservatore della Partecipanza Ivano Ferrarotti e Paolo Camerano, tecnico dell'Istituto Piante da Legno e Ambiente (IPLA) nel video https://m.youtube.com/watch?v=Gf8SCkt39Cg&cbrd=1, il Bosco della Partecipanza ha forme di gestione che garantiscono tuttora il mantenimento della tradizione, principalmente per il prelievo di legna da ardere, ma prevedono contestualmente innovazioni che riguardano la valorizzazione delle specie forestali con azioni che vanno a vantaggio della biodiversità.

Dal 2006, infatti, il Bosco della Partecipanza è in possesso della certificazione forestale di sostenibilità (FSC), attestazione perfezionata a partire dal 2021 con l'inserimento di ulteriori elementi: come la valutazione degli impatti della gestione forestale sui servizi ecosistemici, sullo stoccaggio del carbonio e il mantenimento della diversità delle specie.

L'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è coinvolto nei processi gestionali del Bosco della Partecipanza con contributi materiali e immateriali. Ogni anno supporta con 30.000 euro la sua gestione ed è partner del progetto Bos.Cor., progetto che con fondi del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) aggiorna il piano di gestione del Bosco e all'interno della rete ecologica circostante.

Dunque, ottimi risultati raggiunti a garanzia della biodiversità e un modo perfetto per festeggiare la giornata nazionale dell'albero che si celebra ogni anno il 21 novembre.

L.S.

Un fotogramma dal video
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