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Le specie aliene invasive

(13 Dic 23) Le specie aliene invasive sono  animali o piante che sono stati trasportati dagli umani in modo volontario o involontario in luoghi dove non erano naturalmente presenti, e che una volta arrivati vi si insediano con successo, a discapito degli ecosistemi locali. Non tutte le specie introdotte diventano invasive, si stima che nel mondo siano 37000 le specie introdotte, ma sono 3500 quelle invasive.

Le specie aliene (o esotiche) invasive sono una delle principali cause di perdita della biodiversità , insieme alla distruzione di habitat, i cambiamenti climatici e l'inquinamento. In Europa esiste un Regolamento sulle specie esotiche invasive (1143/2014), effettivo dal 2015, che prevede una serie di misure da adottare in tutta l'UE. Il regolamento elenca le specie esotiche invasive di rilevanza unionale, cioè le specie esotiche invasive il cui impatto è talmente grave da richiedere l'intervento congiunto degli Stati membri. Oggi sono 88 le specie aliene invasive di rilevanza unionale, per le quali sono vietati il possesso, l'importazione, la vendita, l'allevamento o coltivazione e il rilascio nell'ambiente.

Tra queste specie figura un piccolo roditore dall'aria simpatica, lo scoiattolo grigio, un animale originario del nord America, dove è diffuso dal Canada al golfo del Messico. Ha un manto grigiastro, con macchie fulve sul muso e sul dorso. La coda, folta ha delle bande chiare sui bordi. Pesa tra i 5 e i 600 grammi,  il doppio dello scoiattolo rosso europeo, specie autoctona dell'Europa, caratterizzata da un manto rossiccio (ma che può in realtà variare e essere anche marrone scuro/nero) e da due ciuffetti di pelo sui padiglioni auricolari.

Lo scoiattolo grigio è arrivato alle nostre latitudini come pet, e da qui introdotto in natura, liberato volontariamente o accidentalmente. Questo  successo in Gran Bretagna, Irlanda e anche in Italia.

Laddove arriva e si stabilisce lo scoiattolo grigio, scompare lo scoiattolo rosso europeo, che si estingue.

Il drammatico declino ed estinzione locale dello scoiattolo rosso è stato osservato proprio in Gran Bretagna. I primi scoiattoli grigi sono approdati sull'isola con successivi rilasci effettuati tra il 1870 e il 1890. Ingenuamente le introduzioni servivano ad "arricchire la bellezza faunistica inglese". In realtà, man mano che gli scoiattoli grigi aumentavano e si diffondevano, lo scoiattolo rosso spariva. Oggi lo scoiattolo rosso è presente solo in Scozia, grazie a diversi interventi di conservazione. Per dare un po' di numeri, si stima che in Gran Bretagna ci siano quasi 3 milioni di scoiattoli grigi e meno di 300.000 scoiattoli rossi.

Dal1948 al 1970, in Piemonte,  la distribuzione dello scoiattolo era limitata al bosco di Stupinigi,e occupava un'area di circa 12 km2. Nel 1990 quest'area si era espansa per oltre 200 km2 , soprattutto verso sud, nelle province di Torino e Cuneo. Nel 2000 gli scoiattoli grigi occupavano 900 km2 e nel 2012 la loro distribuzione si è estesa oltre 2000 km2. Contestualmente all'arrivo dello scoiattolo grigio, è scomparso lo scoiattolo rosso. I modelli messi a punto dall'Università di Torino e Università dell'Insubria, indicano che in 20-30 anni lo scoiattolo grigio potrebbe espandersi e raggiungere Francia e Svizzera, diventando così una serissima minaccia alla sopravvivenza dello scoiattolo rosso in tutta Europa.

Lo scoiattolo grigio è da alcuni anni in espansione lungo l'asta fluviale del Po, con segnalazioni ripetute dalla collina di Torino fino al confine con la Lombardia. Le segnalazioni mostrano la presenza di un nucleo isolato a valle di Valenza e fino al confine della Lombardia. Il fiume Po è un corridoio di diffusione dello scoiattolo grigio che da Valenza - Bassignana potrà espandersi ulteriormente lungo l'asta fluviale e raggiungere l'Appennino, sfruttando i corridoi costituiti dagli affluenti di destra, come il Tanaro e l'Orba, e quindi minacciare gli scoiattoli rossi che vivono nei boschi dell'Appennino.

Lo scoiattolo grigio causa l'estinzione dello scoiattolo rosso, perché compete con lui. Ovvero, entrambi sfruttano le stesse risorse alimentari, ma lo scoiattolo grigio è più grande, adattabile e abituato a vivere ad alte densità rispetto al piccolo scoiattolo rosso.

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Laura Scillitani

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