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Il Lago degli Aironi a Brusasco. Quasi due ettari di natura riqualificata, a vantaggio della cittadinanza

(18 Mar 24) Stiamo raccogliendo i frutti seminati negli anni, sì perché il Lago degli Aironi – un preesistente lago di cava chiamato precisamente "degli Aironi" perché eletto a mangiatoria da garzette, aironi cenerini e bianchi maggiori - è diventato un luogo ancora più ricco di biodiversità.

La premessa è che attraverso un Bando del Settore Risorse Idriche della Regione Piemonte il Comune di Brusasco ha ricevuto un finanziamento di circa 120.000 euro per riqualificare l'area. Così il lago è stato rimodellato e create aree umide ad ambienti differenziati destinate alla sosta e alla riproduzione degli uccelli migratori e alla stanzialità delle specie autoctone.

L'intervento nasce dalla proposta dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese che ha realizzato il progetto degli interventi, funzionale all'ottenimento del finanziamento. Da segnalare che l'area rientra nell'ambito di Natura 2000, all'interno della zona denominata IT1110019 "Baraccone" (confluenza Po – Dora Baltea) e si tratta anche di un sito classificato come esondabile; per questo è importante sottolineare il suo compito di bacino tampone in funzione delle piene del Po, accogliendo le acque del fiume contribuisce infatti a rallentare la corrente a beneficio e sicurezza dei territori a valle.

Anzitutto sono stati diversificati gli ambienti lacustri, anche abbassando la sponda del lago, creando in questo modo un nuovo specchio di acque basse, mediamente intorno ai 30 centimetri, e alcune piccole isole utili ad attirare nuove specie di animali e di piante che lì possono trovare rifugio.

Tutt'intorno al lago, una volta rimosse le specie vegetali aliene introdotte in passato a danno dell'ecosistema, sono stati messi a dimora arbusti autoctoni anche a beneficio della Foresta condivisa del Po piemontese che vegeta sempre più rigogliosa ed emette ossigeno: lantana e spino cervino, cornioli, biancospini, ligustri, prugnoli, una distesa di nuove piante, a perdita d'occhio. Al nuovo boschetto si affianca una nuova radura, a tutto vantaggio degli uccelli che popolano gli ambienti agricoli.


Così facendo, favorendo la biodiversità, agli aironi si sono uniti anche moltissimi altri uccelli, dato inedito visto che nella zona erano stati osservati in passato "solo" anatidi e uccelli di acque e fondali più profondi.

Questi gli ultimissimi dati: l'ultimo censimento degli uccelli svernanti, curato nei giorni scorsi dai guardaparco, ha rilevato 70 alzavole, 48 folaghe, 2 piro piro culbianco, 2 cormorani, 4 fischioni, 4 aironi bianchi maggiori, 4 svassi maggiori, 10 mestoloni e 6 canapiglie, ben oltre il numero e la varietà di specie degli anni precedenti. Le nuove acque basse piacciono parecchio alle alzavole ma anche ad altre specie di anatidi che in inverno stazionano sulla sponda sud, più assolata, riparata e tranquilla. C'è da dire che l'assenza di esseri umani favorisce la loro presenza, infatti, occorre tenere ben presente gli uccelli, ma non solo loro, ci sono se non li si disturba, se li si osserva restando a distanza.

In particolare, con il ripristino dell'ambiente il Lago degli Aironi è diventato un importante sito di stop over, cioè un luogo che gli uccelli utilizzano per la migrazione, nei periodi di passo autunnale e primaverile: specie come il piro piro culbianco e boschereccio, la pantana, il chiurlo maggiore e il beccaccino, sostano qui brevemente per rifocillarsi e poi ripartire dirette ad altri luoghi.

Un fatto è certo: gli uccelli ora sono molti di più di quelli che lo frequentavano in passato, sia per numero che per specie, la presenza dei vari nuovi ambienti, le isolette, le acque basse, la rinaturalizzazione delle sponde ha fatto sì che la popolazione sia differenziata e molto più variegata.

Al Lago degli Aironi è stato ricavato anche un nuovo spazio di vita per anfibi e di rettili, conche e anfratti sono ora a loro disposizione per la riproduzione, dedicati in particolare alla testuggine palustre europea. Tartaruga molto timida e riservata, passa la maggior parte del tempo al sole fuori dall'acqua, in cui si immerge nelle ore più calde, per riprodursi o per cercare il cibo, abile cacciatrice com'è di pesci, anfibi, crostacei e insetti acquatici. Durante l'inverno va in letargo solitamente sul fondo di specchi d'acqua, preziosi, anche in questo caso.

Come si può vedere migliorare la qualità dell'ambiente è possibile. Con l'impegno degli enti coinvolti una fonte di ossigeno e di biodiversità è stata potenziata ed è disponibile a favore del territorio e dei suoi abitanti; pertanto, il Lago è ora a pieno titolo anche un centro di riferimento per la conservazione e lo studio della Natura e di didattica ambientale.

Un ringraziamento va quindi anche all'amministrazione comunale che ha creduto nel progetto e al suo sindaco Giulio Bosso.

L.S.

Lago degli Aironi (Foto di Fabrizio Nobili)
Lago degli Aironi (Foto di Fabrizio Nobili)
Nei pressi del Lago degli Aironi (Foto di Fabrizio Nobili)
Nei pressi del Lago degli Aironi (Foto di Fabrizio Nobili)
Svassi maggiori nel Lago degli Aironi (Foto di Micol Bramardi)
Svassi maggiori nel Lago degli Aironi (Foto di Micol Bramardi)
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